Il 21 marzo, giorno del Capodanno iraniano, una bambina di sette anni esce di casa con l'ultima banconota della madre per andare a comprarsi un pesciolino rosso. Durante la strada Razieh si attarda a guardare i saltimbanchi e perde i soldi in un tombino. Desolata, ma non rassegnata resta là, in attesa di aiuto. E l'angolo della strada si trasforma in un teatrino: protagonisti il fratello della bambina, un soldato, un sarto, un ragazzo afghano che vende palloncini. Un piccolo, delizioso, film iraniano di un allievo di Kiarostami (autore della sceneggiatura) che non teme tempi dilatati e dialoghi improvvisati: che anzi riescono benissimo. Un'ora e venticinque di puro piacere degli incontri, delle conversazioni paradossali che solo i bambini sanno costruire, della realtà osservata "dal basso" (nel vero senso). "Il palloncino bianco" mescola razze, mestieri, età, piccoli eventi quotidiani: tutto, raccontato in tempo reale con affetto e ironia, cattura l'attenzione senza mai annoiare. Camera d'or a Cannes.
Teheran, è il ventuno marzo, giorno del capodanno iraniano. Razieh (la brava Aida Mohammadkhani) è una bambina che si intersterdisce nel voler comprare al mercato un pesciolino rosso nonostante ne abbia già una decina nella vasca del giardino di casa. Di fronte alle sua insistenze, spalleggiata dal fratellino Alì, la madre non può fare altro che accontentarla e… leggi tutto
Neorealismo all'iraniana, il film di Pahani è un condensato delle tematiche care a più di un regista persiano: uno sguardo su una società povera ma dignitosa, la presenza di attori non professionisti, un tema unico a fare da collante ad una storia di per sè non particolarmente originale. In questo caso è la spasmodica ricerca di un pesciolino rosso da comprare…
Tutto ciò che è bello è destinato ad avere una fine. Quando rimane fuori dalla nostra visuale non è (sempre) un problema, ma il più delle volte ci ritroviamo a doverci fare i conti,…
Gli anni '90 sono stati un decennio proficuo per quanto riguarda il cinema, molti dei migliori registi di oggi hanno visto la luce proprio in quel periodo e molti altri, già all'attivo da parecchio tempo, hanno…
Panahi e' e rimane un maestro di cinema orientale in senso assoluto.Anche un film con interpreti principali due bambini che nella maggior parte dei casi rischia di diventare noioso e monotono,diventa qua una cosa diversa,l'incontro con il mondo degli adulti,la descrizione di un quartiere popolare e uno sfondo di vita piu' vero del vero.Imperdibile.
Quando il mondo adulto è filtrato attraverso gli occhi sognanti di un bambino e la purezza ancora vergine di questi esseri costretti a crescere troppo in fretta ha il potere fantastico di ricondurre ogni cosa al…
Il cinema di Jafar Panahi aderisce al vivere quotidiano con una semplicità disarmante, includendo ogni cosa con estrema naturalezza, voci e rumori di sottofondo inclusi. Tutto nasce dall’urgenza di…
Un film girato ad altezza di bambino, come in tanta parte del cinema di Abbas Kiarostami e di Amir Naderi. Dalla nouvelle vague iraniana Jafar Panadi riprende anche la struttura narrativa che si sviluppa lungo il filo di un percorso di ricerca, all’inseguimento di un traguardo che, sotto la spinta degli eventi, si allontana sempre più. L’obiettivo da raggiungere, in questa…
Teheran, è il ventuno marzo, giorno del capodanno iraniano. Razieh (la brava Aida Mohammadkhani) è una bambina che si intersterdisce nel voler comprare al mercato un pesciolino rosso nonostante ne abbia già una decina nella vasca del giardino di casa. Di fronte alle sua insistenze, spalleggiata dal fratellino Alì, la madre non può fare altro che accontentarla e…
Una taglist forse non facile, che magari non produrrà i consueti grandi numeri, di certo però semplice nella definizione. Vogliamo tutti i film in cui appare un pesce, o dei pesci. Fresco, vivo, morto, surgelato, a…
capricciosa, la bambinetta, che insiste senza tregua per avere il permesso di acquistare un pesciolino nonostante la vasca del giardino di casa ne sia pieno ("ma i nostri sono più magri"). ma come non commuoversi di fronte a quel musetto sempre sul punto di bagnarsi di lacrime? ma coraggiosa, anche, determinata nel riavere ciò che è suo, cioè la banconota consegnatale dalla madre per…
“Voglia di un pesciolino rosso” potrebbe essere il titolo di questo film dallo sguardo minimale e dai pittoreschi quadretti di vita familiare accreditati dei toni e dei colori vivaci di un ambiente popolare in cui le sirene della decadente ma dorata civiltà occidentale non hanno ancora libero accesso. E dove il desiderio di un pesciolino rosso (per l’appunto) si sostituisce alla voglia…
C' è un quadro di Munch,che rappresenta un episodio della sua infanzia:"La madre morta e la bambina".Rappresenta la morte della madre,quando lui aveva solo cinque anni.In primo piano c'è una bimba(la sorella del…
Sempre, in ogni momento e in ogni luogo, siamo osservati da questi occhi limpidi e indifesi che saranno il nostro futuro! Bisognerebbe ricordarselo più spesso, forse si commetterebbero meno idiozie!
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Commenti (3) vedi tutti
semplicemente stupendo!
commento di zialuisaDi una semplicità e profondità straordinarie
commento di ErmelindaCocciaBello. Il contesto particolare e la schiacciante logica della bambina rendono il film davvero piacevole.
commento di Pitter