Regia di Gregory La Cava vedi scheda film
Un miliardario stressato si porta in casa una ragazza squattrinata, spacciandola per sua amante, allo scopo di far rinsavire i suoi familiari troppo presi dalle loro frivole occupazioni. Il piano ha successo: la moglie torna a prendersi cura di lui, il figlio comincia a dirigere l’azienda, la figlia si cerca un lavoro e sposa lo chauffeur comunista. LaCava dirige un quasi autoremake de L’impareggiabile Godfrey: un povero si introduce in una famiglia di ricchi e li trasforma in meglio con la sua positiva azione maieutica. Il risultato in sé non è niente male, i dialoghi sono ficcanti, ma ormai il giochetto è risaputo e nel 1939 sembra un frutto fuori stagione. Le allusioni all’attualità sono incidentali, velate, ma chiare: ed è curioso che a Ginger Rogers, notoriamente repubblicana di estrema destra, tocchi fare l’apologia dell’amministrazione Roosevelt.
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