Regia di Curtis Bernhardt vedi scheda film
VOTO 7,5 MISTERIOSO Ottimo noir psicologico dalle atmosfere misteriose sempre in bilico fra realtà e fantasia.
- Spesso un pensiero assomiglia ad un tumore maligno e inizia a divorare il senso della realtà...
Bogart tiene la scena magistralmente (vedere per credere la sequenza dell'omicidio con l'uscita dalle nebbie 'dei' titolisti italiani), ma il mattatore è il sornione Sydney Greenstreet, grande caratterista della Hollywood degli anni 40 (Il Mistero del Falco 1941, Agguato ai Tropici e Casablanca 1942, Il Giuramento dei Forzati 1944 ad esempio...), che ribalta i suoi cliché diventando il ruolo guida del film. Quindi tanta suspense in un solito superbo b/n molto contrastato prodotto dalla Warner (citando spudoratamente il suo successo del 41 con la statuetta del Falcone Maltese esposta in bella mostra nell'ufficio di un detective).
- L'amore fa più danni del denaro...
Il dimenticato Bernhardt colpisce nel segno con nei crediti della storia anche un altro immigrato di lusso: Robert Siodmak, tutte qualità non considerate dal Mereghetti che assegna al film uno scandaloso giudizio negativo (*1/2!!!!!!!!). Invece Conflict è da vedere non solo per i fan di Bogey e del noir, ma da tutti quelli che apprezzano la facilità (ormai compromessa...) del cinema americano classico di colpire l'immaginario dello spettatore.
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