Regia di Neri Parenti vedi scheda film
IL cinepanettone. Il primo film di Natale diretto da Neri Parenti è la summa del genere: comicità fisica, maschilismo imperante, eurodance a manetta, nudi femminili a pioggia, trucide battute sugli omosessuali, caratteristi in parte, protagonisti debordanti e immancabile guest star del momento (Luke Perry, il Dylan di Beverly Hills). Il tutto ben mischiato in un film dal ritmo incalzante che intreccia le due situazioni di partenza in snodi di trama tamarrissimi e cafoneschi. L'evoluzione (o meglio, il passo indietro nel baratro del becero) dalle smorte commedie di Oldoini è lampante. I seguenti lavori di Parenti sul genere sono quasi sempre pallide imitazioni, sovraccaricate di macchiette, senza quel brio e quella strabordante vitalità che qui fanno da padrone. Boldi e De Sica sono esplosivi, carichi a molla. Non ci sono sottotracce, né quella misera patina da satira di costume mal riuscita che appesta molti lavori, ad esempio, di Carlo Vanzina: c'è solo spazio per una commedia machista, futile e meravigliosamente buzzurra. Tra la mitica scena della doccia, una discesa in pista sulla tazza del cesso e uno zulù di Napoli, cresce la consapevolezza di essere davanti al più dinamico, volgare ed efficace prodotto vacanziero. Uno di quei film da guardare di nascosto, da soli, per poi tornare a recitare la parte della persona seria. Dichiarare di apprezzarlo equivale, in molti ambienti, a un coming-out. Non qui, fortunatamente.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta