Regia di Carlo Verdone vedi scheda film
Un passo indietro, uno scherzo (divertissement), un lavoro di transizione? Difficile definire con precisione questo Viaggi di nozze, un ritorno netto per Verdone al cinema dei suoi esordi, peraltro con una pellicola suddivisa in tre sezioni e con altrettanti personaggi dallo stesso Verdone interpretati, esattamente come Bianco, rosso e Verdone del 1981 (il suo secondo film da regista); fra Raniero (qui) e Furio (nel lavoro di quindici anni prima) le differenze sono questioni minimali, così come si possono vedere svariati precisi legami fra tutti gli altri personaggi-tipi messi in scena nei due film. Scritto ancora una volta con il tandem Benvenuti-De Bernardi, Viaggi di nozze è quindi la riproposizione di un minestrone già ben noto e neppure così distante nel tempo, magari solo una maniera per prendere tempo e riconquistare furbamente la parte degli aficionados più legata al Verdone degli esordi, in attesa di nuove idee e nuovi progetti. D'altronde la media realizzativa dell'artista romano è impressionante, in tre lustri di attività da regista si è attestata pressochè a un'uscita all'anno: probabilmente di tanto in tanto prendersi una pur breve pausa di riflessione non sarebbe neppure stata una cattiva idea. Ma Verdone è comunque una certezza, nel bene come nel male: le sue caratterizzazioni vanno catalogate senz'altro alla prima voce (il bene), mentre i mali di questo Viaggi di nozze sono all'incirca i soliti delle precedenti opere del regista: una direzione degli attori assolutamente nulla, con recitazioni allo sbando in più frangenti, una sensazione di forzatura, in certi momenti, alla ricerca della gag, e anche l'impressione che tale gag sia spesso un po' - volutamente - facilotta (il tormentone del 'farlo strano' che dopo un paio di milioni di ripetizioni comincia anche a stancare). Semiesordiente la Gerini, al primo ruolo sul grande schermo la Pivetti: nessuna delle due impressiona particolarmente, ma avranno entrambe un roseo futuro (la seconda più che altro in tv); della terza protagonista femminile, Cinzia Mascoli, si avranno invece poche notizie. Si segnalano un ruolo laterale per Maddalena Fellini (sorella di Federico, in una delle sue rare partecipazioni su pellicola) e una particina della giovanissima Manuela Arcuri. 4/10.
Tre coppie di freschi sposini vanno in viaggio di nozze: due burini romani; un dottore precisino già vedovo e la sventurata seconda moglie; una coppia messa subito in crisi dalla necessità di rientrare a Roma e occuparsi del padre di lui, anziano solo e problematico.
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