Regia di Carlo Verdone vedi scheda film
Uno dei film più noti di Verdone, ma, a mio parere, non uno dei suoi migliori. E, con tutta la buona volontà, esiterei a definirlo un film comico. Si ride pochissimo davanti alle peripezie da luna di miele dei personaggi verdoniani di “Bianco, rosso e… Verdone”, aggiornati all’Italia cafona e incattivita degli anni Novanta. L’unica coppia programmaticamente comica è quella formata da Ivano e Jessica (Claudia Gerini, alla sua miglior prova d’attrice), che come viaggio di nozze sceglie un tour delle discoteche dell’Italia centrale. Ma fa ridere poco, almeno me, forse perché certi personaggi più che comici sono fastidiosi. Il medico logorroico e supponente, degno erede del Furio di “Bianco, rosso e… Verdone”, è angosciante e, non a caso, il suo episodio si conclude tragicamente. L’altro personaggio, il meno negativo, pone, tra il serio e il faceto, un problema reale, quello della gestione degli anziani da parte delle famiglie. La soluzione comica è abbastanza scontata ed è affidata alle uscite del padre rimbambito. Mimmo e Furio erano di un’altra pasta, ma Verdone ha fatto anche di peggio.
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