Regia di Carlo Vanzina vedi scheda film
A pensarci, Carlo Vanzina, rappresenta uno dei registi che più ha rappresentato il cinema italiano. Tra le sue innumerevoli pellicole ha rappresentato le stagioni del popolo nostrano, attraversando le decadi e la discesa agli inferi dell'italiano medio. Se dovessimo poi considerare che è figlio del grande e memorabile Steno, credo che ci sarebbe ben poco da aggiungere. Questa pellicola, che si colloca agli inizi degli anni novanta, nel periodo migliore della sua filmografia, tende a soffermarsi sugli istinti politici che animano alcuni italiani dalla rissa facile ma principalmente sul loro loro/nostro spirito di adattamento. Tra scaramanzia e destino avverso, la messa in scena è semplice e pulita, i personaggi ben costruiti e altrettanto ben rappresentati dagli attori; un film leggero, senza uso di volgarità ne doppi sensi ne tanto meno estremi luoghi comuni, solo una messa in scena portatrice di buon umore, piacevole da guardare anche più volte a distanza di tempo. Sembra strano ma siamo di fronte a un buon film di nostrana manifattura che porta la firma di un regista che, nel tempo, sarà criticato e mai apprezzato a pieno.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta