Regia di Andrej Konchalovskij vedi scheda film
Quattro stelle sarebbero troppe, ma tre sono poche per questa originalissima storia, in bilico tra dramma e commedia con un pizzico di poesia.
A 5 anni dalla caduta del muro di Berlino, la nostalgia per un mondo scomparso serpeggia tra i paesi della campagna russa, i cui abitanti vivono rimpiangendo il Comunismo ma invidiando allo stesso tempo le lusinghe del capitalismo. Il quale, impersonato dal ruvido ma anche sincero Chirkunov - innamorato di Asja - costituisce solo in parte il lato negativo della vicenda. Anzi, esaustive sembrano le parole del figlio: “Costruite ancora i cessi col buco, vivete così da 400 anni e continuerete per i prossimi 400”. Nessuna lotta tra i buoni e i cattivi, dunque, ma un senso di malinconia acuito dagli uggiosi paesaggi dell'autunno russo e stemperato dalle cadenze ridanciane della farsa. Il ritmo è un po’ fiacco e la scena dell’inseguimento può anche non piacere. Ma il risultato è originale e va senz’altro premiato. C'è anche la gallina gigante...
Tre stelle e mezzo.
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