C'è un conflitto tra due tribù di cavernicoli per il possesso di un uovo che, per un caso fortuito, ha assunto delle virtù "magiche". Un altro caso fa sì che i due gruppi tornino a convivere pacificamente. Storia fantastico-allegorica che vorrebbe essere umoristica, diretta e interpretata da un Andy Luotto intenzionato a sfruttare in questo modo l'onda del suo effimero successo televisivo.
Privo di dialoghi, con interpreti increduli e a loro volta sconcertati (Faletti, anche co-sceneggiatore, Ciardo, Della Casa): grugniti svariati s'alternano a rumori più o meno naturali (rutti, peti e clavate sul groppone). L'incontro con le donne è a gradazione erotica nulla e la risata è da ricercarsi altrove.
Un grosso uovo colpito da un fulmine diventa un sacro feticcio per una tribù di cavernicoli, che subito comincia a combattere contro un'altra tribù per impossessarsi dell'oggetto di culto.
L'esordio di Andy Luotto in veste di regista è a tutti gli effetti anche la sua ultima prova dietro la macchina da presa: bene così. Cioè, meglio sarebbe stato non… leggi tutto
Un grosso uovo colpito da un fulmine diventa un sacro feticcio per una tribù di cavernicoli, che subito comincia a combattere contro un'altra tribù per impossessarsi dell'oggetto di culto.
L'esordio di Andy Luotto in veste di regista è a tutti gli effetti anche la sua ultima prova dietro la macchina da presa: bene così. Cioè, meglio sarebbe stato non…
Un grosso uovo colpito da un fulmine diventa un sacro feticcio per una tribù di cavernicoli, che subito comincia a combattere contro un'altra tribù per impossessarsi dell'oggetto di culto.
L'esordio di Andy Luotto in veste di regista è a tutti gli effetti anche la sua ultima prova dietro la macchina da presa: bene così. Cioè, meglio sarebbe stato non…
Certo che agli inizi degli anni Ottanta bastava trovarsi elencati nelle liste dei "nuovi comici" per potersi fare il proprio film, in qualche caso perfino dirigerlo. Se qualcuno di questi comici provenienti soprattutto dal cabaret e dalle recenti palestre televisive si era guadagnato sul campo il «diritto» di portare la propria comicità sul grande schermo - penso a Troisi, a…
Narrato da una voce fuori campo che ogni tanto se la ride da sola senza alcun apparente motivo, anche perché il film non fa ridere per niente. L'idea di sostituire tutti i dialoghi con dei semplici versi poteva essere interessante, ma alla lunga non fa altro che rendere il tutto lento e noioso. Da segnalare la presenza di Giorgio Faletti al suo esordio cinematografico.
7 FILM CHE PROBABILMENTE NESSUNO HA VISTO. LI HO RICEVUTI IN REGALO PER AVER AZZECCATO UNA SERIE DI RISPOSTE IN UN GIOCO SU UN SITO DI CINEMA. MOLTO DIVERTENTE.
film pessimo che non fa ridere...........................................................................................................................................................voto.0.0.0.0.0.
La trama
a versi.
Cosa cambierei
tutto.
SONO UN FAN DI Gianni Ciardo,ecco perche' ho scelto questi film,in piu'sono contento di averlo rivisto a ZELIG OFF(ogni martedi alle 23:10).
Se dovessero uscire in DVD mi piacerebbe essere informato.
grazie.
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Commenti (2) vedi tutti
Semplicemente sconcertante.
commento di silviodifedePrivo di dialoghi, con interpreti increduli e a loro volta sconcertati (Faletti, anche co-sceneggiatore, Ciardo, Della Casa): grugniti svariati s'alternano a rumori più o meno naturali (rutti, peti e clavate sul groppone). L'incontro con le donne è a gradazione erotica nulla e la risata è da ricercarsi altrove.
commento di undying