Regia di Ettore Scola vedi scheda film
Piccola e piacevolissima parabola sulla colpevolezza umana. Nulla pare scalfire la coscienza ed i sentimenti del sicurissimo Alfredo Rossi, fino in fondo pronto a proclamare la propria innocenza: eppure la sorte lo condanna a morte due volte, prima come semplice avvertimento ironico, poi per davvero. Come a volergli spiegare che è tutto logico, che è giusto informarlo della sua condanna. Sordi egregio, il quartetto di magistrati francesi funziona benissimo, Scola riesce a non far pesare affatto il poco spazio fisico in cui si svolge la storia: ottimo lavoro.
Un industriale sta portando in Svizzera denaro sporco. Sulla strada incontra una bella motociclista ed inseguendola si ritrova in un castello, dove quattro anziani magistrati in pensione lo ospitano e gli celebrano un finto processo per scherzo. Viene condannato a morte per avere ucciso l'imprenditore suo predecessore, ma lo scherzo si rivela terribilmente realistico...
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta