L'industriale italiano Alfredo Rossi si trova in Svizzera per depositare illegalmente un'ingente somma in una banca del luogo. La banca è chiusa, e non trovando alberghi aperti, ottiene ospitalità in un castello, presso quattro magistrati in pensione. Questi imbastiscono, un po' per scherzo, un po' no, un finto processo a carico di Rossi, colpevole di aver ucciso il suo predecessore nell'azienda. Tratto da un bel racconto di Dürrenmatt, il film di Scola è pieno di ambizioni che riesce solo in parte a sostenere. Peccato, se non altro per l'ottimo quartetto di vecchie glorie francesi nelle parti dei giudici.
Liberamente ispirato a La panne di F. Dürrenmatt, un vero gioiello di Ettore Scola dove tutto funziona alla perfezione: tensione, attori, musiche, atmosfere. Recuperatelo, non ve ne pentirete.
Ottimo adattamento di un racconto di Durrenmat, con le licenze appropriate alle esigenze filmiche. Si mette sotto processo una vita passata a rincorrere la scia dei soldi. E con essa l'uomo che la conduce con ostentata sicurezza. Non ci sono commessi gravi crimini, se non quello di subordinare l'uomo alla ricerca del successo. Grande Alberto Sordi.
Divertente commedia agrodolce del tipico italiota sordiano, perfettamente equilibrata con maestria e talento registico. Colonna sonora che cita il contemporaneo "Arancia meccanica". Voto 7.
La più bella serata della mia vita '1972 - Ettore Scola.
Liberamente tratto dal romanzo breve “La panne. Una storia ancora possibile” di Friedrich Dürrenmatt, sceneggiato da Sergio Amidei insieme allo stesso Ettore Scola, ci troviamo al cospetto di un film davvero molto particolare e senza ombra di dubbio, ad uno dei film meno noti di Ettore Scola. Tra… leggi tutto
Un industriale, in trasferta svizzera per depositare una somma di denaro, trova il suo angelo vendicatore in una misteriosa motociclista vestita di nero: per seguirla va a finire in un castello dove quattro magistrati in pensione amministrano una sorta di giustizia parallela, processando chi per vari motivi era riuscito a farla franca. Sordi fa il solito borghesuccio dalla coscienza sporca, e… leggi tutto
Un film nel complesso deludente, viste le premesse. Le quali erano di un adattamento cinematografico di un testo teatrale di livello di Fassbinder.
Le incongruenze (non so dire se della sceneggiatura teatrale, o dell’adattamento, cui ha partecipato anche il regista Scola), sono davvero tante. 1) Il protagonista non si trova ospite, ma si ritrova a dover pagare il conto, salatissimo, di un… leggi tutto
Ettore Scola realizza un piccolo capolavoro, lo fa ancor più se si considera che tale già era il libro da cui ha tratto questa pellicola, il bellissimo La panne di F. Dürrenmatt. Quando, nei titoli di testa, salta fuori come soggetto e sceneggiatura siano a firma di Scola (e di Sergio Amidei) vien subito da pensare che il regista stia usurpando qualcosa di non suo: è…
Il protagonista Alfredo Rossi incarna, con il suo nome, le sue maniere e soprattutto il suo comportamento, i più comuni vizi dell'italiano medio: con una scarsa cultura scolastica, che comunque non gli impedisce di farsi chiamare "Dottore", si autocompiace della folgorante carriera che ha fatto (è ormai direttore di un'importante compagnia americana), poco importa che…
Come vedete qui di seguito, i 100 film selezionati sono all'incirca per la metà italiani e per la metà prodotti all'estero.
Inoltre, la maggioranza di essi (68…
Un film nel complesso deludente, viste le premesse. Le quali erano di un adattamento cinematografico di un testo teatrale di livello di Fassbinder.
Le incongruenze (non so dire se della sceneggiatura teatrale, o dell’adattamento, cui ha partecipato anche il regista Scola), sono davvero tante. 1) Il protagonista non si trova ospite, ma si ritrova a dover pagare il conto, salatissimo, di un…
La più bella serata della mia vita '1972 - Ettore Scola.
Liberamente tratto dal romanzo breve “La panne. Una storia ancora possibile” di Friedrich Dürrenmatt, sceneggiato da Sergio Amidei insieme allo stesso Ettore Scola, ci troviamo al cospetto di un film davvero molto particolare e senza ombra di dubbio, ad uno dei film meno noti di Ettore Scola. Tra…
Me lo ricordavo vagamente per averlo visto quando ero molto piccolo, e questo è certamente un punto a suo favore; tuttavia non posso dire che mi abbia convinto. Forse ad avermi colpito all'epoca era la strana situazione di questo castello sperduto per le montagne svizzere, dove il protagonista capita per caso inseguendo una strana ragazza in motocicletta. Sarei curioso di leggere il…
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Commenti (10) vedi tutti
Liberamente ispirato a La panne di F. Dürrenmatt, un vero gioiello di Ettore Scola dove tutto funziona alla perfezione: tensione, attori, musiche, atmosfere. Recuperatelo, non ve ne pentirete.
leggi la recensione completa di alfatocoferoloOttimo adattamento di un racconto di Durrenmat, con le licenze appropriate alle esigenze filmiche. Si mette sotto processo una vita passata a rincorrere la scia dei soldi. E con essa l'uomo che la conduce con ostentata sicurezza. Non ci sono commessi gravi crimini, se non quello di subordinare l'uomo alla ricerca del successo. Grande Alberto Sordi.
commento di Peppe ComuneUn processo alla vita e al successo di un disinibito arrivista; viene fatto solo per gioco, per passare una bella serata in compagnia. O no?
leggi la recensione completa di BalivernaDivertente commedia agrodolce del tipico italiota sordiano, perfettamente equilibrata con maestria e talento registico. Colonna sonora che cita il contemporaneo "Arancia meccanica". Voto 7.
commento di ezzo24soggetto, sceneggiatura, regia, attori, fotografia, commento musicale: massimo dei voti. Il capolavoro di Scola.
commento di gherritDramma filosofico che offre spunti e riflessioni ancora d'attualità...
leggi la recensione completa di Carlo CerutiOriginale, ben diretto (Scola) ed interpretato; con una bellissima Janet Agren (la baronessa di Carini !).
commento di stokaiserMolto bello, un altro bel film di Scola e Sordi.
commento di lonestarGraffiante film pervaso da un'inquietante tensione per tutta la sua durata. Molto bravo Sordi nell'interpretazione dell'italiano furbacchione. Voto 7-
commento di jeffwineUno dei film più insoliti del grande Albertone, misterioso ed inquietante come pochi. Un gioiello comunque, da non perdere.
commento di ilmarchese