Regia di Luigi Zampa vedi scheda film
Commedia graffiante e divertente con un grande Sordi
Leggera, ma caustica e spiritosa cavalcata storica,a cavallo tra il 1912 e il secondo dopoguerra, sulle orme di Rosario Scimoni,che comincia la sua carriera "politica"come segretario di un conservatore,di cui è nipote,poi innamorato diventa socialista,per poi passare al fascio onde evitare un pericoloso duello,diventa poi comunista e infine democristiano, in nome dei suoi "ideali"molto "dinamici" e "fluidi".
Ispirata a un testo di Vitaliano Brancati, questa simpaticissima commedia di Zampa, datata 1954,è attualissima purtroppo.Il regista costrui questo film affidandosi al più classico degli stereotipi italiani quello del qualunquista,opportunista e pagnottista. Il trasformismo del protagonista, un Sordi che gigioneggia a tutto tondo da istrione cinematografico quale era,è la caratteristica più diffusa e comune dell'italiano "tipo".Siamo,è vero, un popolo di eroi,santi, navigatori,ma anche di voltagabbana e di individui pronti a cambiare casacca a seconda di come cambia il vento.
Il film è divertente,ironico e graffiante.
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