Regia di Roman Polanski vedi scheda film
Un po'edulcorato rispetto al romanzo da cui è tratto,i particolari piu'deliranti sono omessi(l'uomo che trangugia tazze di orina dell'amante),ce n'e'solo qualche traccia in un brano raccontato dal personaggio di Peter Coyote,e comunque questo film di Polanski è tutt'altro che osceno,le scene erotiche sono al servizio del racconto e non fini a se stesse.Coyote è uno scrittore intriso di fumo e alcool,la Seigner ,magnetica,non si sa fino a che punto attrice e fin quanto pura presenza,coinvolti in una storia d'amore singolare,con toni schizofrenici e aromi fortemente passionali:l'uomo si perde dietro all'affascinante fanciulla,in una Parigi quotidiana talvolta grondante acqua torrenziale,ogni tanto immersa in una silenziossima notte,ma l'amore si tramutera'in tragedia.E il film si rifa'anche al cinema della crudelta',dimensione non sconosciuta a Polanski,cosi'come altri cineasti come Ferreri,sincero quanto non ci si aspetta,con una coppia sfasciata che non sa dividersi,non sa piu'cosa la unisce ma non ce la fa a dare una svolta:e allora si ricorre a stratagemmi tristi,situazioni squallide,ritorsioni crudeli,a scene di acuta follia.Dopo "Eutanasia di un amore",questo è "Vivisezione di un amore".
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