Regia di Joel Coen vedi scheda film
Tripla palma d'oro a Cannes 1991: film, regia, attore protagonista. Passino le ultime due (meritate a parer mio), ma la prima probabilmente, nonostante il valore assoluto dei Coen in altre loro opere ("NON E' UN PAESE PER VECCHI", "MR. HULA HOOP", "IL GRANDE LEBOSKY", "FARGO"), è proprio fuori luogo. Ho visto questo film con tante pretese, tutta l'attenzione dovuta e ci ho anche riflettuto molto sopra, ma un senso non ce l'ho trovato. Troppi simboli, troppo surreale, la contaminazione di generi (commedia caustica e thriller) crea solo confusione, la mancanza di una vera conclusione (il finale, non ha senso), lasciano alla fine del film un senso di insoddisfazione e di occasione perduta, nello spettatore. La sufficienza è raggiunta solo grazie alla grande prova del cast in campo (Turturro, Goodman, Davis), e alle tante "originalità visive" di Joel Coen che permette di vedere un film diverso dai soliti standard americani, ma senza dubbio al di sotto dello standard dei Coen Brothers, che han dato delle opere eccezionali al cinema contemporaneo. Sopravvalutato. Voto: 6.
Barton Fink, un giovane scrittore teatrale di talento, dopo aver avuto successo in teatro, si trasferisce ad Hollywood sotto contratto di una major, ma gli accadranno cose strane....
Perfetta per il film.
Cercherei di dare un senso al film, perchè così com'è lo spettatore rimane solo frastornato ma non ci trova un vero significato.
Tante idee interessanti di regia, e molta originalità.
Palma d'oro a Cannes strameritata: è stralunato e perfetto per il ruolo.
Eccezionale, in un ruolo non dei suoi.
Grandissima attrice.
Molto bravo.
Bravo.
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