Regia di Roland Joffé vedi scheda film
VOTO : 6.
Sulla carta c’era tutto per vedere un grande film, a partire da un libro importante alle spalle, passando per un regista importante come Roland Joffè (non l’ultimo arrivato, seppur abbia più di un passo falso sul suo, comunque illustre, curriculum), arrivando ad un cast di alto profilo (anche se qualcuno potrebbe, anche giustamente, eccepire su alcune scelte).
Risultato non all’altezza delle (alte) aspettative della vigilia, questo sì anche per me, comunque non sono completamente allineato alle tante recensioni lette, quasi sempre davvero negativissime.
Siamo nel 1660, Hester Prynne (Demi Moore) è una donna sposata; suo marito è stato rapito e nel frattempo vive una storia d’amore con il reverendo Arthur (Gary Oldman) e mette al mondo una bambina.
Per questo la sua comunità la bolla come adultera, il marito (Robert Duvall) torna dopo tanto tempo, ma lei si rifiuta di rivelare l’identità del padre.
Film che non possiede la carica emotiva del libro (che ho letto) e che non riesce a riportare in scena la complessità del testo.
Detto questo possiede comunque armi non di poco conto, certo non è proprio il film adatto ai puritani cinematografici più esigenti (tanto più se hanno letto il romanzo), forza la mano alla situazione (senza aver sempre la massima coscienza) ed il contesto finisce col risultare decisamente sovraccarico e tante volte vicino al confine col cattivo gusto (ma per me non ci arriva del tutto).
Però la trama sa anche essere coinvolgente, finto moralismo ed ideali medioevali la fanno da padroni, così la storia riesce a catturare l’attenzione, anche se volando mediamente piuttosto basso.
Sono abbastanza bravi gli attori (anche se la Moore dei tempi non appare la scelta migliore, così come Oldman nei panni di un reverendo non è, almeno cinematograficamente parlando, credibilissimo), buono il ritmo scelto per il racconto.
Insomma, sicuramente è un film un po’ superficiale e che non riesce a rappresentare al meglio il tessuto narrativo del libro che vuole raccontare, ma visto come film hollywoodiano (e quindi proprietario di una sensibilità diversa), non è poi così malvagio.
Discontinuo, ha più di un difetto, ma anche una sua forza intrinseca.
VOTO : 6.
Pasticcia parecchio e poteva fare molto meglio, ma tutto sommato redige un film un pò deludente, ma anche propositivo.
VOTO : 6++.
Non proprio una grandissima scelta artistica da parte del casting (ma aveva un nome spendibile ai tempi ..), ma non l'ho trovata poi così male, anche se ha dei limiti recitativi piuttosto evidenti, mi pare che si sia impegnata.
VOTO : 6,5.
Per certi versi poco credibile nel ruolo, per altri invece sì.
Lui mette a disposizione il suo enorme talento, ma questo non viene sfruttato al meglio.
In ogni caso è uno dei punti forti del film.
VOTO : 6.
Lontano dalla forma migliore, il contesto non lo ripaga ed il suo ruolo lascia un pò il tempo che trova.
VOTO : 6.
Pienamente sufficiente.
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