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Seven

Regia di David Fincher vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Seven

di axe
8 stelle

Un uomo viene trovato morto in un ambiente chiuso ed isolato dall'esterno, riverso su un piatto di cibo. Appare subito evidente come questa persona, obesa, abbia mangiato sino a "scoppiare", e sotto la minaccia di un'arma. Gli investigatori Somerset e Mills ricevono l'incarico di lavorare al caso di omicidio, il quale è rapidamente seguito da un altro. Un avvocato, noto per essere particolarmente avido e privo di scrupoli nella difesa delle peggiori persone, è rinvenuto con orribili squarci sui fianchi. Vicino al corpo, una parola, "greed". Pertanto, i due detectives, in disaccordo tra loro per differenze caratteriali e circa le modalità operative, immaginano che il killer sia un'unica persona e stia seguendo un piano preciso. Uccidere persone che ritiene colpevoli dei sette vizi capitali, con modalità inerenti il peccato stesso. Mentre i rapporti tra i due si fanno sempre più stretti, fino a coinvolgere Tracy, la giovane ed infelice moglie di Mills, l'assassino prosegue nella sua opera; grazie a una intuizione, è braccato, ma sembra avere un "piano di riserva" per chiudere il suo cerchio di morte. Benchè abbia alcuni elementi thriller, mi sento di ascrivere questo film al genere poliziesco. C'è un assassino e ci sono due investigatori con un'intera organizzazione di polizia alle spalle; c'è un'indagine, condotta tramite deduzioni logiche sulla base di indizi volontariamente lasciati dall'omicida. Ci sono vittime, legate tra loro da un esile filo che conduce ad un possibile movente. Il killer, nonostante agisca spinto da motivazioni "moralistiche" - pertanto non da desiderio di vendetta, denaro o altro - è estremamente razionale nelle progettazione ed esecuzione del suo piano. Convinto del serpeggiare del male nella società, seleziona e colpisce persone che ritiene colpevoli. Pur ergendosi a giudice e carnefice, non esclude sè stesso dal novero di chi merita la morte, ed orienta di conseguenza la sua azione. Il regista realizza un certo studio, relegandolo ad un lungo monologo quasi a fine racconto, della personalità del killer, ed altrettanto fa con i due investigatori. Somerset, interpretato da Morgan Freeman, è un anziano detective ormai prossimo alla pensione. E' un uomo dal carattere forte, che gli consente di sopportare la solitudine - nonostante alcuni rimpianti - ed il senso di nausea per le brutture della società con le quali è a contatto da ormai troppo tempo. Mills (Brad Bitt) è un giovane poliziotto rampante. E' carico di energie, ma anche irruento ed impulsivo. Inoltre, sembra curarsi poco dell'evidente disagio della moglie, che non ama la vita nella città. Il killer fa leva sui rapporti tra i tre personaggi, dei quali è in grado di procurarsi informazioni, per portare a termine il piano. Il ritmo è assai serrato, e basato sull'alternarsi delle sequenze che raccontano le fasi dell'indagine, a quelle che descrivono, tramite dialoghi anche estranei al contesto lavorativo, i protagonisti, ed infine, a quelle, particolarmente truculente, che mostrano le scene degli omicidi. Non manca qualche fase d'azione, ben realizzata. La tensione, costante per l'intera durata del film, si fa particolarmente viva nell'ultima parte, poichè appare evidente che manchino due morti, collegate ad altrettanti vizi, per concludere la sequenza, ed altrettanto chiaro che i due protagonisti Mills e Somerset saranno coinvolti in esse non solo professionalmente ma anche personalmente. Valide le interpretazioni non solo di Brad Pitt e Morgan Freeman, ma anche di Kevin Spacey (l'assassino) e Gwyneth Paltrow (Tracy, la moglie di Mills). Le prestazioni degli attori, unitamente ad una trama coerente, ad una conclusione interessante ed aperta, alle atmosfere torbide ricostruite, lo rendono un ottimo poliziesco al confine con il thriller.

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