Regia di David Fincher vedi scheda film
Quando si dice ”questione di stile”: in questo thriller noir,macabro e rassegnato (dove - cito un precedente commento - “tutti sono sconfitti e perdenti”) si confrontano, infatti, 2 scuole di fare indagine:
- quella del detective William Somerset (M.Freeman) il quale, stanco dello squallido disinteresse generale, cerca nei dettagli insoliti un canale di comunicazione con la storia delle vittime (destinate a finire presto nel dimenticatoio) e con i killers…senza disdegnare, se necessario, la compagnia dei “classici”(J.Milton e D.Alighieri in questo caso)
- e quella di David Mills (B.Pitt) giovane aitante detective, dal modo di fare sbrigativo, ma sicuro delle sue idee, anche quando si tratta di riflettere sull’apatia della società…e, in effetti, del tutto coerente con se stesso, se si pensa alla scena finale dove lui, ignorando il collega che, di fatto, gli chiede di reprimere i suoi sentimenti, dà invece sfogo alla sua IRA (7°peccato da espiare)…così peraltro portando a compimento il nefasto piano del pazzoide criminale
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