La recensione su Casper

Ispirato ad una serie di fumetti nata negli anni quaranta, ideata da Seymour Reit e disegnata da Joe Oriolo, questo film è davvero carinissimo. L'idea del castello abbandonato che è ormai popolato da fantasmi ostili non ha più alcunchè di originale forse, eppure eppure, questo Casper è un'opera che riesce a raccontare più di quanto si pensa in materia di vita oltre la morte e spiriti che vivono in un limbo terrestre in attesa di raggiungere il loro regno di gloria.

La storia raccontata è molto gradevole, ricca di un brillante e garbato umorismo, ma anche di un dosato sentimentalismo per fortuna mai stucchevole che ad un certo punto però, quando Casper rivela alla sua amica di carne ed ossa alcuni episodi della sua infanzia, insieme a quella che era stata la causa della sua morte e la relativa reazione del padre che aveva studiato un metodo per riportarlo in vita, potrebbe anche arrivare a toccare le più alte corde dell'emotività...

E' una storia che parla di speranza, di amicizia, del desiderio di rivedere le persone care scomparse e che illustrando a tratti universi paralleli, trova la sua collocazione nelle più riuscite commedie fantastiche di tutti i tempi.

Ma a parte la trama molto ben delineata e mai noiosa, ricca di elementi piacevoli e di ottimi dialoghi, ci sono anche le belle e suggestive ambientazioni dark (un plauso particolare lo merita la cantina sotterranea in stile luna-park che appare quasi come se fosse un'altra dimensione), gli avvincenti effetti speciali di prima categoria e la grafica in stop motion e live action a dir poco spettacolare. Tutti i fantasmi sono ben animati e ben disegnati, sempre molto espressivi, soprattutto il piccolo Casper ovviamente che ispira veramente tanta, tanta tenerezza grazie alla sua dolcezza, genuinità e al dramma che caratterizza la sua permanenza a tempo indeterminato nel castello di Whipstaff, nel Maine, ma anche gli altri protagonisti sono ben caratterizzati: dai tre fantasmi dispettosi e prepotenti, Molla, Ciccia e Puzza (i cui nomi non son certamente privi di significato descrittivo) che alla fine dimostrano di non essere poi così malvagi, all'adolescente Kat (interpretata da una bravina e gradevole Christina Ricci), buona e sensibile, ma sempre con la battuta pronta ("trovati una tomba!") e dal parapsicologo un po' imbranato James Harvey (interpretato da un indovinato Bill Pullman che a dire il vero assomiglia e ricorda tanto Robin Williams), al mitico cameo del veterano acchiappafantasmi Dan Aykroyd che in fuga pure lui come tanti, dopo un tentativo fallito di esorcizzare il castello di Whipstaff dalla presenza di Molla, Ciccia e Puzza, sulle note di "who you gonna call?" - "chi chiamerai?" - tira prontamente fuori la battuta "chiamate qualcun altro"!

E' una fiaba moderna che sempre contornata da una vena malinconica, coinvolgerà con tutti i suoi buoni sentimenti e la sua simpatia, grandi e piccini, fino al geniale, ma prevedibile epilogo di Casper che grazie ad una sua buona e disinteressata azione nei riguardi della sua amica Kat, viene premiato guarda un po' dallo spirito della moglie defunta del dott. Harvey che gli permette di acquisire un corpo di carne ed ossa per pochissime ore solo perchè possa provare l'ebbrezza fisica di ballare con Kat e di baciarla anche.

Quando l'incantesimo finisce, a Casper (degnamente interpretato da un grazioso Devon Sawa in versione umana) rimane un bel ricordo, mentre Kat prende con ironia la fuga dal castello di tutti i suoi amici di scuola terrorizzati dall'aver appena visto un fantasma.

Per gli amanti delle storie di fantasmi, questo film sarà forse un piccolo cult imperdibile (di culto per me rimane sempre la scena - vista nel trailer e che mi fu d'effetto - in cui Kat cerca di toccare la mano di Casper, per stabilire un contatto fisico con lui) poichè è in definitiva assai delizioso, accattivante ed adorabile, in grado di emozionare, d'intrattenere e d'esser gustato senza intoppi dall'inizio fino alla fine.