Regia di Henri-Georges Clouzot vedi scheda film
Omicidio, sospetto, vendetta, crudeltà, avidità, gelosia, gli abissi più oscuri delle passioni umane: un diabolico e fiammeggiante capolavoro noir di Clouzot, tratto da un romanzo dei Pierre Boileau e Thomas Narcejac che forniranno il soggetto anche all'Hitchcock di La donna che visse due volte. Un disperato triangolo d'amore e morte (la moglie e l'amante del direttore di un collegio francese si alleano per ucciderlo, ma il cadavere dell'uomo scompare misteriosamente dalla piscina in cui era stato lasciato) che presto si trasforma in un feroce e spietato gioco al massacro: con un ritmo travolgente, una messinscena sontuosa (con i suggestivi chiaroscuri della magnifica fotografia di Armand Thirard), il crescendo insostenibile della suspense, i colpi di scena elettrizzanti. E un cast straordinario: Simone Signoret, Véra Clouzot, Paul Meurisse, Charles Vanel, Michel Serrault. Splendido ed inquietante (e con un inutile remake hollywoodiano di Jeremiah S. Chechik).
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