Regia di Jim Abrahams, David Zucker, Jerry Zucker vedi scheda film
Insieme a Frankenstein Junior, la parodia più geniale della storia del cinema. Come nei vari Airport, c’è un aereoplano da far atterrare fra mille difficoltà e c’è un campionario di varia (e assurda) umanità fra i passeggeri e fra gli addetti alla torre di controllo. Ma gli stereotipi (a partire da quello centrale, l’ex militare che deve riscattare un passato disonorevole) sono portati oltre ogni limite, con effetti comici irresistibili (il capo dell’aereoporto di fronte all’incalzare dei problemi dice via via “ho scelto il giorno sbagliato per smettere di bere”, “ho scelto il giorno sbagliato per smettere di fumare”, “ho scelto il giorno sbagliato per smettere di sniffare cocaina”: dopo di che, rispettivamente, beve, fuma e sniffa cocaina); certe situazioni sono prese alla lettera, contenendo in sé stesse la loro assurdità (il pilota automatico è un pupazzo di gomma gonfiabile, il copilota si chiama Roger e si gira ogni volta che il suo collega pronuncia in radio la risposta affermativa “roger”); soprattutto, un personaggio alla fine di ogni scena pronuncia battute idiote, che nell’originale avevano lo scopo di alleggerire la tensione ma che qui mostrano la loro pura e semplice idiozia. Insomma, si ride moltissimo ma si apprezza anche la raffinata operazione di riscrittura che c’è dietro: il filone catastrofico viene rivoltato come un guanto, mostrando il lato potenzialmente comico di una vicenda drammatica.
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