Regia di Geoff Murphy vedi scheda film
Guarda tu la coincidenza (ferroviaria): i terroristi prendono lo stesso treno di Casey Ryback/Steven Seagal...poveri loro! Satelliti assassini, botte da orbi, mattanze di cattivoni e due o tre battute azzeccatissime nel dignitoso sequel terrestre di "Trappola in alto mare". Voto 6+.
A tre anni di distanza dal successo di "Trappola in alto mare" torna Casey Ryback/Steven Seagal, il cuoco-navy seal col talento per far saltare i piani dei supercriminali. Ed ha tante nuove ricette con cui scatenare la sua fantasia in cucina: torta al cognac, terroristi flambè, terroristi saltati (non in padella ma giù dal treno)...inoltre sa fare dei cocktails che sono una bomba (letteralmente). Aggirandosi su e giù per il treno furbetto e imprendibile come il mandrake di Gigi Proietti che elude il controllore in "Febbre da cavallo", avrà a che fare con frotte di scagnozzi e con due cattivoni doc, il mad doctor satellitare e adeguatamente schizzato interpretato da Eric Bogosian, e lo spietato reduce psicopatico a cui dà vita Everett McGill, che nel curriculum vantava parti da militare e da lupo mannaro, e qui in un certo senso mette insieme i due ruoli. Al fianco di Ryback ci saranno un simpatico facchino incline all'azione e alle battutine sboccate (un Morris Chestnut un pò alla Eddie Murphy) e la sveglissima nipotina (interpretata da Katherine Heigl anni prima del successo con il telefilm "Grey's anatomy"). Lontano dal treno, in una situation room in cui tutti strabuzzano gli occhi e si strappano i capelli, ritorna lo spaccato dell'elite della guerra ibrida americana che avevamo già potuto apprezzare nel primo film: il loschissimo pezzo grosso della CIA che semina enormi pasticci a cui non sa porre rimedio in giro per il mondo, e la coppia di ammiragli spaesati costantemente in balia degli eventi. Il film ci lascia utili insegnamenti; primo: la fortuna aiuta una mente preparata; secondo: mai fare irritare un energumeno che conosce le arti marziali e sa usare qualsiasi tipo di arma (tornando al mitico Gigi Proietti, giova recuperare da youtube la famosa barzelletta de "er cavaliere nero"); infine ci regala, parafrasando il rais Saddam Hussein, un aforisma memorabile sulla supposizione che vale da solo la visione del film. Insomma, il menu non sarà sontuoso come in "Trappola in alto mare" ma il cuoco stellato Seagal merita comunque un applauso per aver messo in tavola, ancora una volta, un onesto e gustoso intrattenimento action. Buon appetito e buona visione.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta