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Braveheart

Regia di Mel Gibson vedi scheda film

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La recensione su Braveheart

di kubritch
2 stelle

Giovanna D'arco in gonnella scozzese. È vero che la Storia la scrivono i vincitori ma ciò non basta a rendere credibile una ricostruzione storica specialmente se confezionata secondo le più collaudate convenzioni hollywoodiane tese a solleticare le reazioni più emotive del pubblico. Wallace padre è definito borghese pur essendo un proprietario terriero.  Il borgo era una cittadella fortificata destinata, nel medioevo, a commercianti e artigiani. Il concetto di borghesia è posteriore a quell'epoca. Gli scozzesi sono rappresentati come villici sporchi e vestiti alla buona che abitano in capanne malridotte solo per giustificare un temperamento terrigno salvo poi preoccuparsi di insegnare il latino ai bambini. Di fatti, dato il contesto fa un po strano che Wallace sappia più di una lingua. Ciò fa supporre che la riproduzione ambientale del film dev'essere al quanto pilotata da esigenze narrative, cioè non è fedele alla realtà dei fatti. Probabilmente Wallace condusse una vita tutt'altro che alla Heidi sui monti. Tra l'altro pare che il kilt non fosse un costume nazionale così antico ma una creazione più recente, un indumento inventato da un sarto per facilitare il lavoro dei boscaioli. A me sembra tanto che Gibson abbia voluto forzare la storia nella visione di un conflitto cattolici/protestanti. In tal senso, non poteva mancare il cattivo effeminato; un cliché dei film storici di orientamento cristiano. Il matrimonio celebrato secondo il rito cristiano moderno davanti a croce celtica è il massimo. L'espediente dello ius prime noctis è perfetto per giustificare il celibato di Wallace. Non si sa mai qualcuno poteva sospettare che fosse gay. Insomma, braveheart è null'altro che una fiaba disneyana caricata di sentimentalismo che fa da controcanto al machismo splatter e costruita attorno alla figura di un Cristo crociato in lotta contro i nazi-inglesi. In verità mi fa pensare più ai sicari che a Gesù ma comunque non è così dissimile da altre interpretazioni nazionalistiche.  L'amore puro custodito sin dall'infanzia assieme al fiorellino... la donna angelicata, o la dea dei boschi che è la sottotrama pagana del culto cristiano ( il sacrificio di adone e la casta dea dei boschi). Con tutto ciò non voglio dire che gli inglesi non siano stati dei feroci imperiliasti ma che contraffare la verità storica non fa mai bene sia né nell'uno che nell'altro senso. 

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