Regia di Bryan Singer vedi scheda film
Ti piacciono i film che non raccontano storie in ordine cronologico? Ti piacciono i film nei quali il montaggio sembra fatto in modo del tutto casuale? Sai gustare il fatto di essere totalmente confuso e perso? Ti piace non conoscere le risposte e comprendere molto poco? Ti piacciono i film che parlano di 'guardie e ladri' e che ricordano così tanto le storie di quel buon vecchio cinema di un tempo? Se la risposta a tutte queste
domande è 'sì', allora questo è il film che fa per te! Se, invece fosse "no", allora cambia aria, forse potrebbe non piacerti. Perché? Perché tutte quelle qualità che ho citato prima sono tutti presenti in questo film.
I Soliti Sospetti inizia con una bella scena d'effetto: una movimentata notte in cui molti criminali vengono uccisi e una barca viene fatta esplodere. Il giorno dopo, due agenti dell'FBI (Giancarlo Esposito, Chazz Palminteri) giungono alla conclusione ovvia che qualcosa di grave è successo quella notte (!?! .... e ci voleva Sherlock Holmes). Scoprono un sopravvissuto (Kevin Spacey), lo interrogano per ulteriori informazioni riguardanti gli eventi di quella sera. Dall'interrogatorio emerge il coinvolgimento di altre persone (Gabriel Byrne, Stephen Baldwin, Kevin Pollak, Benicio del Toro). Sin qui sembra difficile fare confusione. Il problema è nel montaggio, molto simile a Pulp Fiction, tramite il quale la storia non è raccontata in ordine cronologico. Non aiuta né la scenografia, né la sceneggiatura, entrambe ambientate negli uffici di un dipartimento di polizia. La storia non è elettrizzante e il tutto mi è sembrato abbastanza ovattato e poco diretto.
Ci sono solo un paio di cose che sono graziose in questo film, che alzano la media. La prima è l'interpretazione di Kevin Spacey, che perde se stesso nel personaggio, perché, già semplicemente guardando i suoi occhi, si riscontra che il suo personaggio è costantemente triste per tutto il tempo. Non sto dicendo che è sul punto di piangere, dico che sembra profondamente depresso, in maniera angosciante. Trasmettere tale sofferenza è già una prova di grande interpretazione. Il secondo fatto positivo è la buona fotografia. Voto 6 stringato.
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