Regia di Alessandro Benvenuti vedi scheda film
Seconda prova registica per Alessandro Benvenuti; dopo Ad ovest di Paperino, rieccolo in coppia con Athina Cenci e, al posto di Nuti, un sostituto 'Giancattivo': Daniele Trambusti. Che Nuti, purtroppo, non è (e fin qui sai la sorpresa), ma che viene pure relegato in terzo piano nella storia, mentre in secondo c'è la Cenci. Protagonista unico ed assoluto è infatti Benvenuti (che gli si può dire? In fondo anche la sceneggiatura è opera sua) e non è nemmeno una cosa brutta di per sè. Ma certo questo film non ricalca le orme del precedente, il che potrebbe essere un pregio se avesse perlomeno la stessa eccentrica verve e lasciasse spiazzati come quello; l'ironia sottile è la medesima, ma non c'è altrettanta venatura malinconica sottesa nelle vicende. Un altro lavoro onesto e dignitoso, prodotto di una comicità alternativa a quella che va per la maggiore al botteghino - non dimentichiamoci che siamo a metà degli anni '80: ormai il cinema italiano è in ginocchio - ed una leggera parabola sulla crescita (intesa anche come approccio con il mondo esteriore e le sue insidie e difficoltà) e sull'amicizia. 5/10.
La difficile convivenza fra tre amici, due ragazzi ed una ragazza; Felix, attorno a cui ruotano le vicende, è un cabarettista emergente dalle scarse fortune. E un giorno arriva pure lo sfratto...
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta