Regia di Umberto Lenzi vedi scheda film
Il regista di "KRIMINAL" e dei pioliziotteschi anni'70, con Milian e Merli, si batta sul film barzelletta, imponendo un Pierino toscano, che non ha la faccia cinematografica giusta. Il cast è di tutto rispetto, ma Giorgio Ariani è spaesato. Anche qui, gradevoli disegni introduttivi. La "Sora Lella" si meritava d'essere la nonna di Vitali (e lo sarà nel film del 1990), mentre Mario Brega era meglio che continuava con i film di Carlo Verdone. Brutto.
Altre disavventure e barzellette di Pierino.
Canzone di Ariani e la sora Lella, orecchiabile, anziché no.
Non l'avrei girato.
Ridatte ai gialli.
Non adeguato al ruolo, anche perché Ariani va bene come comparsa, non come attore principale.
In poche parole, la sua progessoressa Bonazzi è ciò che era Michela Miti nel film con Vitali, solo meno...coliglietta di Playboy.
Comparsa materna.
Forse le sue comparsate, da pazzo uscito dal manicomio, sono i momenti più belli del film.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta