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Caravaggio

Regia di Derek Jarman vedi scheda film

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La recensione su Caravaggio

di sasso67
8 stelle

Jarman era un regista omosessuale, nel senso che non lo nascondeva affatto e lo mostrava anche nei suoi film, la maggior parte dei quali sono incentrati su figure di famosi omosessuali della storia: Edoardo II, Wittgenstein, Caravaggio (per quanto riguarda il San Sebastiano protagonista di "Sebastiane" non è dato dirlo e, in mancanza di prove certe, meglio lasciar stare i santi). Dire che Caravaggio (1571-1610) fu un artista omosessuale sarebbe fargli torto: direi soprattutto che fu un grandissimo artista, uno dei più grandi pittori italiani di sempre; quanto al resto non si fece mancare niente. La sua biografia ricorda in maniera sorprendente e drammatica quella del drammaturgo inglese Christopher Marlowe (l'autore della "Tragica storia del Dottor Faustus" e di "Tamerlano il Grande"), che visse più o meno nello stesso periodo. Gli amori etero ed omosessuali si alternano alle risse da taverna, ai rapporti con i potenti della Roma papalina a cavallo tra Rinascimento e Barocco, e alla realizzazione dei capolavori pittorici di "Michele delle Ombre". Jarman, usando una messinscena quasi pasoliniana, ricrea le luci delle opere caravaggesche (fenomenale la fotografia di Gabriel Beristain), dicendoci che esse nacquero dalla vita tormentata e breve (morì a 39 anni) del pittore che riuscì a trasporre sulla tela le figure e i dolori della (sua) vita reale, realizzando capolavori "scandalosi" (i personaggi dei suoi quadri sono spesso trasposizioni di figuri da taverna: la modella per una Madonna era una prostituta e il Cristo della Deposizione fu dipinto guardando un annegato). Ma soprattutto Caravaggio, come grida soddisfatto a un certo punto del film, riuscì a "dare forma al puro spirito". E questa è la sua maggiore grandezza. In un film del genere - che definirei riuscito, anche se non esaltante - può sembrare un particolare insignificante, ma è forse un peccato che il protagonista, Nigel Terry, risulti alla fine poco incisivo (molto più bravo il giovane Dexter Fletcher che interpreta il pittore da ragazzo), nonostante le cicatrici che gli ornano il volto, segno lasciato dalle numerose risse che costellarono la vita del pittore. Molto migliori sono alcuni degli attori che recitano nelle parti collaterali, specialmente la stupenda Tilda Swinton, che sa essere mascolina e femminile, laida e sublime al tempo stesso.

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