Regia di Marlon Brando vedi scheda film
L'unico film diretto da Marlon Brando appare difficilmente inquadrabile, smisurato per non dire eccessivo, svelato subito nella sua doppiezza ma non per questo senza deviazioni sorprendenti. L'inizio è il tradimento , la fine è la vendetta ma è nel mezzo, nello svolgimento che il regista Brando si distingue, dissemina indizi e possibili letture, riempiendo il film di verità difficili da accettare e menzogne facili da raccontare. La sua vendetta sembra infatti soccombere di fronte all'amore che diventa più importante del vendicare il tradimento del suo ex migliore amico. I ruoli che all'inizio sembrano chiari si ribaltano si sfumano, la " normale " ambiguità iniziale dove Kid è l'eroe fuorilegge e Dad l'antieroe sceriffo viene riletta in chiave moderna. Le differenze diventano meno nette, Kid è sempre meno interessato alla vendetta e il Dad concede al rivale una possibilità di salvezza quando lo frusta ma non lo uccide. Il rapporto padre-figlio prevale sulla tipica contrapposizione western. Il risultato appare insomma una degenerazione del western, dove appare più facile il passaggio dai classici del genere a Peckinpah ( quest'ultimo scrisse la prima sceneggiatura del film ) un post-western che se da un alto non si nega la violenza del selvaggio west dall'altro fà trionfare i sentimenti su eroismi e antieroismi.
doveva essere il western di kubrick
egocentrica, del peckinpah che sarà resta poco rimane un film affascinante da vedere almeno una volta nella vita se si ama il cinema.
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