Regia di Carlo Verdone vedi scheda film
Profonda (per quanto noiosa) prova di maturità di un Carlo Verdone che si scopre definitivamente adulto e vira con efficacia sul versante del film riflessivo in cui, parafrasando una famosa citazione, “prende il lato triste di ogni risata ed il lato divertente di ogni dramma”.
“Al lupo, al lupo” è in assoluto il film che nella carriera di Verdone rappresenta questo principio, per un autore che vive di ossimori ma che su di essi ha saputo creare una precisa, riconoscibilissima poetica. Il film è ben scritto, ma soprattutto egregiamente interpretato, tuttavia non brilla per verve e denota una piattezza generale che non lo esalta al novero di film memorabile. Interessante riflessione sulla fugacità umana, il rapporto familiare, il destino beffardo e inafferrabile. Non certamente il miglior film dell’autore romano, ma certamente uno di quelli più intensi e rappresentativi.
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