Regia di Wong Kar-wai vedi scheda film
Narrazione complessa su di un plot semplice... Le quattro voci narranti in contemporanea contribuiscono ad espandere i personaggi anche oltre il 'visto', definendo un affresco di situazioni affascinanti. La tecnica quindi c'è, si percepisce la 'freschezza' dell'improvvisazione, ma la maniera disturba l'insieme, un insieme dominato dalla solitudine legata all'amore e alla forza motrice delle delusioni, capaci di far ripartire, di far evadere dal grigio della quotidianità alienante della metropoli. Hong Kong Express è diviso in 2 parti e se Kar-wai cerca di dare un minimo di unità al progetto, il film mi è risultato sbilanciato e slegato, più affascinante nella prima parte ma più deciso nella seconda. Insomma l'amaro in bocca rimane, per un progetto di sicuro valore, ma freddino nella resa finale dove la padronanza della messinscena (ottimo tutto il commento sonoro con una versione di Dreams dei Cranberries in cinese cantata da Faye Wong e California Dreamin' suonata alla nausea!) non basta a togliere i dubbi sulla visione. Comunque sia, l'istantanea di Brigitte Lin con gli occhiali da sole e impermeabile è una delle associazioni di idee che subito mi vengono in mente pensando a Wong Kar-way, l'altra è Quizàs Quizàs Quizàs (il tormentone sonoro di In The Mood For Love)... Tre stelle 1/2 del Mereghetti uaooo!
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