Regia di Wayne Wang vedi scheda film
Anelli di fumo nella canicola newyorkese.Forse ci cerca di fare un film corale alla Altman per intenderci con tutte le sue storie a incastro,quello che si fa invece è un chiacchiericcio molto articolato e stimolante sullo sfondo di pochi ambienti in una qualasiasi strada newyorkese.Il classico schema unico:accendo la cinepresa e su un canovaccio minimo faccio improvvisare.Keitel ed Hurt sembrano divertirsi un mondo il primo nei panni di un gestore di una tabaccheria e il secondo nei panni di uno scrittore nel bel mezzo di un blocco creativo.Tutto o quasi si compone nella tabaccheria dell'uno o nell'appartamento dell'altro più una puntata in periferia presso un officina meccanica.Il loro mondo è afflitto da problemi molto concreti e poco poetici:lo scrittore ospita per un periodo ragazzo nero che l'aveva salvato da un investimento e lo porta a conoscere il padre(nella suddetta officina),il tabaccaio viene portato dalla sua ex dalla figlia tossicodipendente che attende un marmocchio(e lui che non sapeva nemmeno di essere padre si ritrova quasi nonno) più tutta una serie di piccoli e grandi cataclismi della giornata tipo.Wang dà al tutto un aria stropicciata da film indipendente e pur se sembra tutto un po'casuale,pur lasciando evidentemente spazio all'improvvisazione,l'insieme è esteticamente molto studiato,c'è caos ma non c'è confusione e tutto appare fin troppo chiaro agli occhi dello spettatore.Chiaro come il racconto di Natale della macchina fotografica o gli scatti a orari fissi fatti dal tabaccaio con la suddetta macchina:un work in progress che invece di essere statico,invece di essere un pretesto per riprendere una strada sempre uguale a se stessa , riprende una città in continuo movimento,in continua evoluzione,come i personaggi di questo piccolo affascinante film,forse un po'sopravvalutato all'epoca(e Wang poi ha imboccato una carriera di aurea mediocrità)ma che ancora oggi ha dalla sua una carica di modernità difficilmente riscontrabile in altri film dell'epoca....
fa la molgie del tabaccaio.Irresistibile
fa il meccanico manico d'uncino.Sopra le righe
sembra divertirsi un mondo nell'arte di improvvisare
anche lui sembra a suo agio in un film che non avrei mai detto foisse adatto alle sue corde intepretative
abbaglia molti con questo film ma poi imbocca una carriera di aurea mediocrità al servizio degli studios
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