Regia di Pasquale Festa Campanile vedi scheda film
A seguito di un colpo di fulmine Chantale e Guerrino si sposano. Ma lei pare avere degli scheletri nell’armadio, che aprono ad una serie di problemi, difficoltà, riflessioni. Lo scottante tema della transessualità affrontato con la solita competenza da Pasquale Festa Campanile.
A parte la prevedibilità del titolo (chiunque ami il genere commedia non può non associarlo alla battuta finale di “A qualcuno piace caldo”), questo film ha una sua originalità, ma soprattutto uno stile coerente con le commedie di Renato Pozzetto. “Nessuno è perfetto” è un adeguato mix tra risate e critica sociale, sbilanciate stavolta verso la seconda componente. Un tema importante quello del cambio di sesso, della “transessualità”, ancora oggi (a decenni di distanza) un tabù per molti. Ecco perché il soggetto che viene affidato alla regia di Pasquale Festa Campanile, scottante e coraggioso per un film del 1981, oltre a rimarcare il tipo di comicità di Pozzetto (che nasconde blandamente l’amarezza della quotidianità dietro la battuta esilarante o le smorfie da paciarotto lombardo), riporta un clima dalla grande aderenza con la situazione sociale italiana. Anche qui la società, la comunità, l’appartenenza alla propria terra (stavolta siamo a Bergamo), rappresentano uno sfondo imprescindibile sul quale scorrono i profili dei due protagonisti: imprenditore vedovo e (per questo) apatico lui, modella con un passato misterioso lei. Quello di Chantal è un caso umano atipico, specie per l’epoca (mostrato con doverosa cautela dalla sceneggiatura), che incontra le ritrosie e le diffidenze prima del compagno Guerrino, che dopo aver ceduto al colpo di fulmine, scopre degli scheletri nell’armadio (o meglio, nel baule) della moglie, e poi degli amici di lui, dell’ex suocera e del resto della città.
Gli attori sono Renato Pozzetto e Ornella Muti, all’esordio come coppia cinematografica. Una coppia che funziona, tanto da portare qualche altra fruttuosa collaborazione futura (“Un povero ricco” su tutte, sempre per la firma di Pasquale Festa Campanile). L’autore lucano è il regista ideale per un tipo di pellicola del genere, che approfondisce (in maniera non banale per una commedia) temi importanti come l’essere e l’apparire, la differenza tra genere e sesso, il rapporto tra l’amore e le convenzioni. Un buon film, divertente e compatto nel suo svolgersi. Uno dei migliori prodotti di Pasquale Festa Campanile, uno dei migliori film commedia di inizio anni ’80.
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