Regia di Billy Crystal vedi scheda film
Billy Cristal è un commediante di razza. Riesce nella pericolosa arte del far ridere con sagacia e spudoratezza. Il suo passaggio dietro la mdp è stato quasi naturale: quale miglior direttore delle sue espressioni se non sé stesso (ragionamento intramontabile dal modello chapliniano fino alla derivazione troisiana)? Questa commedia molto intonata per i registri del suo protagonista dimostra due cose, l’una positiva e l’altra meno. Lo sguardo sulla Parigi messa in scena non si piega allo stereotipo e gioca con l’ironia sulle cartoline stereotipizzate (Parigi città dell’amore e via dicendo), e già questo è un elemento a favore non indifferente. Ma la sceneggiatura è squilibrata tra un primo tempo frizzante e scatenato ed un secondo piuttosto convenzionale
Qua e là si notano i punti di riferimenti: da Harry ti presento Sally (ormai irrinunciabile stella polare per chiunque voglia intraprendere un discorso brillante nei rapporti di coppia) al primo Allen di Provaci ancora, Sam ma anche Io e Annie (altra stella polare, più del film di Rob Reiner) passando per le insonnie d’amore di Tom Hanks e Meg Ryan (che poi provengono dritte dritte dai mitici Rock Hudson e Doris Day). Debra Winger è una spalla perfetta, brava com’è anche nel registro brillante, ma il film non fila sempre con energia. E non di rado si affloscia. Peccato.
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