Regia di William Friedkin vedi scheda film
Su una base tipica di Joe Eszterhas, non proprio originale ma intrigante, William Friedkin garantisce un prodotto interessante, torbido, attento ad insinuarsi con fluidi movimenti di macchina nei meandri architettonici, nei salotti scuri, nei segreti dell'alta società, inserendo adrenalina dove opportuno. Magnifica la sequenza iniziale con La sagra della primavera di Igor Stravinsky.
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