Regia di Richard Donner vedi scheda film
Le avventure di Bret Maverick (Mel Gibson: "Maverick" è un'espressione che nel west ottocentesco indicava il cane senza padrone), simpatica canaglia con l'inclinazione per la truffa e il gioco d'azzardo, perennemente sull'orlo del precipizio, sorretto da un genitore che gli ha insegnato l'abbecedario del raggiro, l'uomo avrà le sue gatte da pelare da quando si mette dietro alle sottane di Annabelle (Jodie Foster), truffaldina camuffata da nobildonna. Fumettistico e caricaturale, segnato ineluttabilmente dalle sue origini da tubo catodico, il film - basato sulla famosa serie televisiva omonima iniziata nel 1957 e interpretata da James Garner (qui nei panni dello sceriffo Zane), creata da Roy Higgins - scritto da William Goldman (lo sceneggiatore di film come Butch Cassidy, Il maratoneta, Misery non deve morire e Soldato sotto la pioggia) costituisce l'ennesima occasione per Mel Gibson di sfoggiare le sue pirotecniche capacità istrioniche. Ma il risultato e fiacco, ripetitivo, svogliato, "una noiosa esibizione di ovvietà di genere" (Della Casa). La fotografia a tinte ocra è di Vilmos Zsigmond.
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