Regia di Mariano Laurenti vedi scheda film
Uno dei tanti, dozzinali lavorucci di Laurenti, fra i più attivi registi del trash italico anni Settanta-Ottanta; il clima da barzelletta che già suggerisce il titolo non viene affatto smentito da una trama blanda che procede per sketch di scarsissima verve costellati di battute vecchie e volgarotte. Si segnala la presenza di Alessandro Benvenuti, solitamente dedito a un cinema sì comico, ma di un maggior spessore, in uno dei ruoli principali; al suo fianco ci sono l'esperto Sandro Ghiani, il poco noto (ma efficace) Diego Cappuccio e i soliti caratteristi da 'genere', fra i quali spiccano senz'altro Vincenzo Crocitti, Malisa Longo e Tinì Cansino, che nel finale si esibisce in un night club cantando seminuda una canzone. Banalità a ripetizione nella sceneggiatura del regista e di Nino Marino, si ride poco e male anche per gli standard già bassi del filone demenziale italiano; la colonna sonora è opera di Manuel De Sica ed è debitamente, espressamente, incontrovertibilmente trash. 1,5/10.
Due evasi vengono scambiati dai carabinieri per superispettori dei servizi segreti e quindi trattati con il massimo riguardo. Immedesimandosi nei loro nuovi ruoli, i due finiscono in mezzo a un complotto di spie internazionali.
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