Regia di Jeremy Leven vedi scheda film
Se il film si salva, in definitiva, è soprattutto per merito di Johnny Depp. L'attore era allora trentenne e indubbiamente affascinante e riesce a dare una sua coerenza e un suo perché a questo personaggio di sognatore romantico che evade in una dimensione da romanzo d'appendice, visualizzata in sequenze cariche di tutta la paccottiglia del feuilleton, volutamente sovraccariche ed eccessive. Il suo confronto con un invecchiato ma sempre bravo Marlon Brando da' l'acqua della vita ad un film altrimenti piuttosto convenzionale, con una sceneggiatura scritta dal regista Jeremy Leven e basata su un suo racconto. Faye Dunaway interpreta la moglie di Brando, ma rimane un po' in ombra rispetto ai due colleghi. Non è un film sulla follia, ma sul desiderio di evasione da una realtà mediocre attraverso l'idealizzazione dell'amore come valore assoluto. Ordinaria amministrazione, ma con un duetto attoriale che fa spesso scintille.
Voto 6/10
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