All'inizio Orson Welles fa giochi di prestigio in una stazione. Sopraggiunge Oja Kodar (l' ultima compagna di vita del regista), che promette alla troupe di raccontare la propria storia. Anche Welles si impegna a dire la verità nel corso della prossima ora. Da qui inizia una narrazione che si snoda presentando vari personaggi, in un complesso incastro, elegante e raffinato, di apparenti verità e di sofisticate bugie. Il film, al di là della sua apparenza totalmente ludica, diventa un'interessante e corposa metafora dell'arte come manipolazione della realtà, e del cinema come strumento principe di questa manipolazione per la creazione di illusioni a uso dello spettatore.
L'Arte. Uno strumento per capire la realtà. Poniamo un fiore davanti ad uno specchio: qual è il fiore più bello e quale durerà più a lungo? Ci vuole davvero un critico d'arte (o cinematografico!) per spiegarcelo :-D voto 9/10
Falso come in uno specchio
All’inizio di F. For Fake Orson Welles (che interpreta se stesso) si fa riprendere da François Reichenbach nell’atrio di una stazione ferroviaria mentre esegue alcuni numeri di giochi di prestigio. Afferma che racconterà in sessanta minuti una storia e che dirà soltanto la verità. Quindi presenta al pubblico due… leggi tutto
Welles affabulatore, c'era qualche dubbio?? Qui vive un po' troppo su sé stesso, sempre interessante e diabolico, ma gli manca qualcosa.. per renderlo geniale!! leggi tutto
Questa è l'ultima corposa antologia della serie YBSF curata da Gardner Dozois (1947-2018) e contiene i racconti a suo giudizio migliori pubblicati nel 2017. Per l’edizione italiana è stata suddivisa…
L'ultima opera fatta uscire in vita da Orson Welles è un lavoro originale e spiazzante come suo solito, confermando la sua natura poliedrica e di sperimentatore mai uguale a sé stesso fino agli ultimi istanti della propria vita.
F come Falso - Verità e menzogne (1973) è una provocazione avanguardista, partendo da un prologo dal sapore ludico in cui Welles stesso…
Film/saggio/documentario;di sicuro opera non classificabile diretto da Orson Welles nel 1973;ultimo lavoro da lui completato e lavoro piu straniante nella sua filmografia;anche se presenta al suo interno sfumature malinconiche onnipresenti in tutte le sue opere. Anche se la presenza della malinconia è presente,questo è il film più allegro di Welles. Per comprendere…
Il regista-attore-uomo bigger than life per definizione che completa per una volta un opera. Il demiurgo che domina la moviola, il self-made man che gioca con il linguaggio cinematografico, ci introduce in una riflessione sull’arte e sulla realtà. Cosa è vero e cosa è falso per l’uomo che ha costruito il suo personaggio sul film più famoso della storia del…
Welles è entrato a Hollywood grazie a un enorme scherzo radiofonico, e con un'altra truffa artistica, una trentina di anni dopo, chiude la sua carriera, non più conteso dalle produzioni, ma esausto dalla ricerca di fondi. Lo fa riflettendo sul ruolo della menzogna nell'arte e dandosi (in quanto artista) del ciarlatano di professione. E come se non si fosse divertito abbastanza, ne…
Mi è stato segnalato che stanno arrivando a raffica (a volte persino nella casella privata di posta privata messaggi "APOCRIFI" che utilizzano persino la mia foto (nel formato che è presente su facebook) per…
Falso come in uno specchio
All’inizio di F. For Fake Orson Welles (che interpreta se stesso) si fa riprendere da François Reichenbach nell’atrio di una stazione ferroviaria mentre esegue alcuni numeri di giochi di prestigio. Afferma che racconterà in sessanta minuti una storia e che dirà soltanto la verità. Quindi presenta al pubblico due…
Grande saggio sull'arte, sull'opera d'arte e sul falso. Welles ricostruisce il racconto con un montaggio frenetico. L'unica pecca e' di lasciarsi andare nella parte finale dando troppo spazio alla sua bellissima compagna di vita Oja Kodar (Croata, non Ungherese).
Scusatemi se utilizzo questo spazio per una semplice questione di "curiosità" cinefila, ma giusto ieri ho visto il notevole film di Ulmer e leggendo opinioni in giro per il web (qui compreso)…
Probabilmente il film più misconosciuto della carriera di Welles, questo documentario su alcuni celebri falsari fra cui il pittore Elmyr de Hory e Clifford Irving (su di lui è stato fatto recentemente un film interpretato da Richard Gere) è stato giustamente rivalutato in tempi recenti, almeno in America, da quando è uscito un dvd della Criterion collection ricco di…
Curioso omaggio di Welles al cinema, inteso come la più assolutamente vera delle finzioni. Lo accompagnano, a cavallo fra film e documentario, la sua donna Oja Kodar, il pittore-falsario Elmyr ed uno stuolo di amici e collaboratori. Welles intrattiene e si diverte: che senso ha chiedersi (e in base a quali criteri, poi?) cosa sia vero e cosa no?
Ora che mi sono iscritto alla facoltà di filosofia dell’università degli studi di Torino e frequento felicemente il primo anno, bell’e che arrivato (ho iniziato da tre settimane) sono rimasto coinvolto nella…
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Commenti (4) vedi tutti
Voto 4,5. [05.09.2013]
commento di PPL'Arte. Uno strumento per capire la realtà. Poniamo un fiore davanti ad uno specchio: qual è il fiore più bello e quale durerà più a lungo? Ci vuole davvero un critico d'arte (o cinematografico!) per spiegarcelo :-D voto 9/10
commento di sokurovma siamo sicuri che e' di Welles questa porcheria??!!
commento di ed wood7.5
commento di nico80