Regia di Michelangelo Antonioni, Mauro Bolognini, Franco Indovina vedi scheda film
De Laurentiis per Soraya. Questo dovrebbe essere il titolo - magari meno efficace, ma certo più sincero - dell'operazione poi denominata I tre volti. Il produttore, che peraltro in un episodio compare nel ruolo di sè stesso, mette insieme tre grandi registi (Indovina non ha avuto molta fortuna, ma quel poco che ha fatto è stato apprezzabile) per organizzare il debutto in scena della principessa Soraya. Che è però scarsina come attrice: glaciale quasi al limite dell'inespressivo, esegue i compitini assegnatile dai registi, ma non lascia gran traccia di sè in questo lavoro, che pure le è cucito addosso. Manco a dirlo, Sordi è molto più memorabile, nell'episodio finale (proprio quello di Indovina). Bolognini (la moglie dello scrittore) sufficiente, ma non molto incisivo; per Antonioni una singolare e non spiacevole - divagazione che sfiora il documentaristico.
Tre ritratti di donna. Una principessa all'esordio nel cinema è assediata dai giornalisti. La moglie di uno scrittore sulla cresta dell'onda vive con lui alti e bassi del jet set e della fama (compreso il tradimento). Americana a Roma rinuncia senza ripensamenti alla compagnia di un presuntuoso (e disperato) gigolò.
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