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Il carabiniere a cavallo

Regia di Carlo Lizzani vedi scheda film

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La recensione su Il carabiniere a cavallo

di mm40
4 stelle

Nonostante la 'nobiltà' dei nomi tirati in ballo, da quello del regista a quelli dei protagonisti fino agli autori di soggetto e sceneggiatura (Pietrangeli, Maccari e Scola), questo Il carabiniere a cavallo è solamente un lavoruccio di ripiego per tutti, una commedia leggera leggera che strizza l'occhio al botteghino e vive di una storia piuttosto lineare e scontata nel suo procedere. Eppure, poichè tirava in ballo l'arma dei carabinieri, ebbe qualche problemino con la censura: nel 1961 tutto ciò era all'ordine del giorno, d'altronde. Nella filmografia di Lizzani questa pellicola si inserisce cronologicamente fra titoli come Il gobbo, L'oro di Roma e Il processo di Verona: non c'entra insomma nulla con il regista (unico suo tentativo simile: Lo svitato, 1956, con Dario Fo), per quanto realizzata con cura e garbo e per nulla tirata via. Ma forse non si trattava di un lavoro esattamente nelle corde di Lizzani; al contrario invece l'accoppiata Manfredi-De Filippo letteralmente sguazza in una trama scritta addosso ai due: ingenuo provincialotto il primo, sbadato 'grillo parlante' il secondo, sono senz'altro il motivo principale di interesse del film. In ruoli minori anche Luciano Salce, Maurizio Arena, Aldo Giuffrè; fotografia di Gianni Di Venanzo e musiche di Carlo Rustichelli: nulla di impegnativo per entrambi. La struttura del lavoro è talmente rigida e schematica da farne trasparire immediatamente la costruzione a tavolino: a una prima parte di presentazione dei personaggi segue una seconda di 'dramma' centrale (la sparizione del cavallo) e, introdotta dalla sequenza del viaggio in auto, ecco la sezione finale ambientata nell'accampamento degli zingari. Il cinema italiano procedeva ormai con il pilota automatico e l'eccellenza di autori e interpreti era tale da consegnare come 'riempitivi' o comunque lavori puramente alimentari, opere di questa non disprezzabile fattura. 5/10.

Sulla trama

Manfredi, 'carabiniere a cavallo, momentaneamente appiedato', va alla ricerca del cavallo rubatogli nel giorno del suo matrimonio: gli indizi portano a un accampamento di zingari.

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