Regia di Carlo Lizzani vedi scheda film
Partito con l’ambizione di satira del beneamato C.C., il film di Lizzani si vide tarpate le ali da numerosi interventi censori, che tagliarono i momenti più propriamente satirici, fino a ridursi ad una semplice e bonaria commedia con Manfredi e le sue disavventure, alle prese con la luna di miele susseguente ad un matrimonio segreto (il protagonista ha 27 anni, mentre i carabinieri non potevano sposarsi prima dei trenta), tutta trascorsa per le campagne romane, alla ricerca del cavallo d’ordinanza Rutilio, sottrattogli in un momento di disattenzione. Ciò che ne esce è una commediola anche piacevole, specialmente in certi momenti (come la festicciola dopo le nozze), professionale – anche grazie all’intervento di Peppino – ma spuntata.
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