Regia di Mimmo Calopresti vedi scheda film
Pessimista ritratto di un'umanità che sacrifica il dialogo e la ragione nel nome di ideologie ed astrazioni soggettive. La comunicazione fra l'ex terrorista (pentita o forse soltanto incosciente) e la sua vittima è impossibile, ma non è soltanto questione di ruoli: nel confronto mancato c'è tutta la fallibilità umana, ci sono i limiti della coscienza e quelli del dogma ideologico. Un film stranamente breve (un'ora e un quarto), ma pregno di significati e riflessioni; recitato così così, eppure intelligente, stimolante, con un finale che abbandona ogni speranza.
Un professore ha una pallottola nel cranio: gliel'ha ficcata una terrorista una decina di anni prima. Ora lei è in semilibertà e lui la vuole conoscere per capire le ragioni del gesto, ma il confronto fra i due è davvero impossibile.
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