Regia di Mimmo Calopresti vedi scheda film
Dopo diversi anni un professore universitario (Nanni Moretti) reincontra la terrorista (Valeria Bruni Tedeschi) che gli aveva sparato e che ora è in regime di semilibertà.
Analisi sobria sull'impossibilità di dialogo tra terroristi e vittime, ingiustamente accusata di partigianeria da alcuni ex-terroristi (Oreste Scalzone in testa) e troppo influenzata dalle dure dichiarazioni di Moretti. Il film ha il merito di trovare il giusto equilibrio nella rappresentazione di due mondi rispetto ai quali, con eccessiva semplicità, si sono spesso enfatizzati il ruolo di vittima e quello di carnefice impenitente, e che qui vengono raffigurati nel doloroso reinserimento nel sociale da parte della terrorista e nell'ostinata acredine della vittima. Splendida la recitazione del regista romano, intimista ed espressiva quella di Valeria Bruni Tedeschi. Il copione è di Heidrun Schleef, Mimmo Calopresti e Francesco Bruni.
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