Regia di Paul Verhoeven vedi scheda film
Odiato, sbeffeggiato, deriso, rifiutato, ignorato, censurato, stroncato!
Sarebbe più facile trovare qualcuno disposto ad ammettere che La corazzata Potëmkin è una cagata pazzesca (Fantozzi a parte, ovviamente), piuttosto di qualcuno che spenda anche solo mezza parolina buona per Showgirls. Il film più "brutto" tra i film brutti. Letteralmente sommerso di insulti e Razzie awards - ne vinse ben otto!
Eppure chi ama e soprattutto capisce il cinema di Verhoeven, non può rifiutare questo film. Non può far finta di non vedere che dietro quella confezione solo apparentemente e volutamente kitsch, patinata e sgangherata, con dialoghi imbarazzanti che sembrano scritti per una soap opera e messi in bocca ad attori mediocri, si nasconde in realtà una macchina complessa sul sogno americano, una metafora velata di ironia sul divismo e la brama di successo. Su quello sgomitare a tutti i costi pur di emergere. Come non partecipare e affezionarsi alla parabola di Nomi Malone faccia da Trilli, vestita "Verace" ? Scontrosa, manesca, sboccata, anche volgare, ma caparbia e pronta a tutto pur di emergere e sfondare. Un personaggio moralmente detestabile e al contempo capace di suscitare una tenerezza infinita. Ma tutto Showgirls è del resto un film da detestare. Fa "schifo", è pacchiano, troppo spregiudicato, compiaciutissimo nel mostrare tette e culi. E' un film "brutto", mal riuscito, perchè rappresenta un contesto brutto, popolato di personaggi gretti e amorali, di puttane rampanti, drogati, imprenditori da strapazzo e senza un briciolo di scrupolo. Un film triviale che puzza di mortifero. Dunque, incompreso (e sotto questo aspetto, a mio avviso, Showgirls fa il paio con il The Canyons di Paul Schrader. Altro film non capito, e di conseguenza fatto a pezzi da buona parte di critica e pubblico).
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Non lo vedo da una vita, d'altronde non mi piacque (anche se lo vidi da giovinotto per cui qualcosa da vedere di interessante ce lo trovai :D ), ammetto che ai tempi mi mancava ancora il "primo" cinema di Paul Verhoeven.
Forse adesso (recuperato il pregresso che però mi sembra possieda un lignaggio superiore), potrei ricavarne una visione un pò diversa, nel frattempo apprezzo il tuo coraggio.
;-)
Interessante anche il paragone con "The canyons" (purtroppo in questo caso ne ho solo letto al momento, ma lo recupererò), c'è comunque una differenza sostanziale tra i due.
Il film di Paul Verhoeven venne lanciato in pompa magna, quello di Paul Schrader è nato e morto lontano dai riflettori (il che sa anche di aurea di gloria cinefila), anche se questo non è colpa di nessuno, anzi nella tua ottica potrebbe anche essere un ulteriore merito, ovvero quello di aver sfidato il sistema dal suo interno!
:)
Grazie per il commento Dany. Anche io lo vidi che ero poco più che pischello e mi soddisfò MOLTO. ma per le tue stesse 'ragioni' . :-D .
Rivisto a distanza di anni, ieri sera su rete4, e con occhi e cuore
diversi, mi ha
totalmente sedotto. Non so, io amo molto il cinema di Verhoeven (specie quello del periodo olandese) e anche in Showgirls c'ho visto oltre che la sua rinomata libertà espressiva, anche
una certa 'urgenza'.
Se puoi recupera The Canyons, magari in doppietta con Maps to the stars di Cronenberg. ;-) ciao.
Come detto, "The canyons" lo recupero (ho preso giusto ieri il bluray su amazon a meno di 6 euro in un'offerta combo), "Maps of the stars" l'ho visto al cinema (nei tre giorni in croce in cui è stato in sala) ... mi ha soddisfatto parecchio, a memoria faccio fatica a paragonarlo a "Showgirls" già solo per tenore di proposizione formale (quella di Cronenberg è sarcastica e brutalmente acida).
;-)
Ok, sarò allora curioso di sapere cosa ne scriverai. :) Spero ti piaccia.
ma La corazzata Potëmkin è davvero una cagata pazzesca
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