Regia di Paul Verhoeven vedi scheda film
Ho un debole che i film che suscitano controversie, che dividono critica e pubblico. “Showgirls” ne è un esempio lampante. Basti pensare che per anni la rivista Filmtv gli ha assegnato il bollino rosso, mentre da qualche tempo è stato promosso a buono (o addirittura ottimo, non ricordo). Nel sito sono invece rimaste le due stelle. Le opinioni di noi utenti rispecchiano la stessa varietà (7 positive, 8 sufficienti e 14 negative). Credo che a restare deluso sia stato in primo luogo lo spettatore che si aspettava un film ad alto tasso erotico. La vicenda si snoda prevalentemente all’interno dello Stardust, un locale “topless, lap dance, ecc...” tipicamente americano, un tempio del kitsch più pacchiano. I corpi femminili sono mostrati generosamente lungo l’intera pellicola, ma sono talmente numerosi che anche il più svelto ed esperto voyeur di questo mondo non riuscirebbe a tenere il passo, salvo accanirsi maniacalmente sul tasto “pausa” del telecomando. Persino le scene coreografiche nelle quali viene mimato l’intero catalogo delle pratiche sessuali, dagli accoppiamenti ai rapporti orali, passando per sodomia e altri “sessantanovismi”, sono talmente rapide, assordanti, inondate di luci accecanti, da impedire qualsivoglia contemplazione. Su tutta questa esposizione di corpi nudi prevale poi il notevole impegno fisico, atletico e acrobatico dei ballerini, a cominciare dalla protagonista Elizabeth Berkley, un autentico vulcano, dotata di una energia e di uno stato di salute invidiabili. A dispetto del “suo viso da puledra”, come lo ha elegantemente definito il Maso nella sua opinione, non era destinata ad una grande carriera cinematografica, ma ricaverà ancora qualche soddisfazione professionale in serie televisive. Credo che in questo film abbia sfruttato al meglio le sue capacità. La sua prestazione salva un canovaccio visto decine di volte: la ragazza che lascia la provincia per tentare la fortuna in una metropoli, la rivalità e i complotti dietro le quinte. Mi vengono in mente “Tournée” di Mathieu Amalric (2009) e “Burlesque” di Steven Antin (2010), due film secondo me più interessanti, ma altrettanto controversi, stando alle opinioni presenti nel sito Filmtv...
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