Regia di John McTiernan vedi scheda film
Questo Die Hard fa davvero una bella impressione. Stavolta il tenente John McClane si trova in una fase depressiva (tecnicamente è “sospeso dal servizio”) e non ha l’affetto per sua moglie a spronarlo a dare il massimo; ma ci pensa Simon, il solito terrorista pazzoide (fratello di quell’altro psicopatico - antagonista in “trappola di cristallo”-…insomma: hanno entrambi avuto un’infanzia difficile!), a dargli la carica. Così, tra un indovinello e una battuta (ottimi stratagemmi per tener desta l’attenzione) il film procede a ritmo incalzante (anche grazie alla patriottica colonna sonora “When Johnny comes marching home”). Anche se, devo ammettere, nell’ultima parte (a partire – quando ormai le carte sono scoperte – dall’inseguimento) il film appassiona un po’ meno (e l’uscita di scena di Simon purtroppo non è quella delle grandi occasioni).
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