È la storia della vita del lottatore Poddubni e del clown Durov, beniamini del pubblico russo a cavallo tra il 1880 e il 1900, e della loro amicizia. L'ambiente del circo di fine secolo scorso è reso con estrema accuratezza da uno dei più bravi registi russi della sua generazione.
Mandato in onda molti anni fa da Fuori orario di Ghezzi, "Il lottatore e il clown" è uno degli ultimi film di Boris Barnet, che in questo caso fu chiamato a dirigere il film dopo la scomparsa di un altro regista, Kostantin Yudin. È un film ambientato nell'Ottocento che racconta la storia dell'amicizia fra un wrestler ante-litteram e un clown, e credo che si tratti di due figure… leggi tutto
Lussuosamente girato a colori - peraltro molto belli - , questo film è il testamento spirituale del regista Boris Barnet, grandissimo cineasta russo con lontane ascendenze inglesi: qui traspare, più chiaramente che in moltissime altre sue opere precedenti, l'afflato della sofferenza per la sua omosessualità, repressa dal sistema sovietico, ma sempre suggerita dalle tematiche dei suoi film, in… leggi tutto
Mandato in onda molti anni fa da Fuori orario di Ghezzi, "Il lottatore e il clown" è uno degli ultimi film di Boris Barnet, che in questo caso fu chiamato a dirigere il film dopo la scomparsa di un altro regista, Kostantin Yudin. È un film ambientato nell'Ottocento che racconta la storia dell'amicizia fra un wrestler ante-litteram e un clown, e credo che si tratti di due figure…
Comico e triste, ambiguamente grottesco il clown è una figura bizzarra della cultura popolare. Una specie di kamikaze dell'ego che sfida tabù e convenzioni trattandoli allo stesso modo indossando un travestimento…
I connotati plastici e colorati con cui Barnet dipinge i suoi personaggi positivi indicano, forse, che per lui la popolarità è sinonimo di appartenenza ai miti dell'infanzia. Questi trovano il loro scenario più consono nel circo che, però, in questo film, risulta violato dai peccati degli adulti, come l'avidità, l'invidia e la disonestà. Ciononostante, i due protagonisti rimarranno fedeli…
Lussuosamente girato a colori - peraltro molto belli - , questo film è il testamento spirituale del regista Boris Barnet, grandissimo cineasta russo con lontane ascendenze inglesi: qui traspare, più chiaramente che in moltissime altre sue opere precedenti, l'afflato della sofferenza per la sua omosessualità, repressa dal sistema sovietico, ma sempre suggerita dalle tematiche dei suoi film, in…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (1) vedi tutti
Belle immagini poetiche, anche se forse più espressive e affascinanti per noi che abbiamo diverse tradizioni figurative, e notevoli audacie di satira.
commento di luisasalvi