Regia di Ron Howard vedi scheda film
https://www.youtube.com/watch?v=9pz7mTXv8DQ
Certo che gli americani sanno davvero come fare a tirare l’acqua al loro mulino.
Il mulino dell’orgoglio patriottico e del mito del superuomo a stelle e strisce.
Avendo ben congegnato la fase della pregustazione dell’allunaggio su un territorio lunare ancora inesplorato, la realizzazione dell’impossibilità del medesimo costituisce uno shock indescrivibile.
Eppure è a quel punto che il film svela l’arcano (si fa per dire) proposito. Elevare al quadrato le capacità di problem solving del team di cervelloni impegnato nella sfortunata missione, sì da far apparire, agli occhi del mondo intero, un insuccesso un successo. Una sfida quasi impossibile che grazie ad un’autentica prodezza dell’ingegneria aerospaziale americana (così come di quella cinematografica di R.Howard & company) verrà, nondimeno, affrontata e vinta.
Che la storia in questione fosse quella perfetta per essere servita, al compiaciuto pubblico americano, su un piatto d’argento non si tarda a scoprirlo. Un piatto, nondimeno, allestito con tanta grazia, perizia e precisione dal bravo R.Howard che gli si perdona tutto, doppi fini e non.
Ed il paradosso della complessità della storia (un tecnicismo che non ha mai fine è il dazio da pagare in questi casi) che, tuttavia, coinvolge e tiene incollati al divano/poltrona (si salveranno oppure no i nostri baldi eroi? Domanda retorica eppure alzi la mano chi sia riuscito a non trattenere il fiato in più di un momento cruciale) rende davvero onore a questo film.
Da vedere almeno una volta.
Da segnalare, infine, l’incisiva soundtrack di J.Horner, che ben si presta all’ operazione “sudato trionfalismo” cui il film si dedica con passione ed intelligenza.
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