Un vero e originale cult degli esordi della serialità televisiva, specchio di una società - quella britannica dei tardi anni '60 - agitata da mille fermenti e stimoli creativi
Il prigioniero - di cosa parla
Un agente dei servizi segreti inglesi presenta le proprie dimissioni ai superiori per motivi non meglio precisati. Una volta giunto presso la propria abitazione viene narcotizzato con del gas, rapito e portato in un villaggio dalla locazione indeterminata e tenuto prigioniero all'interno dei propri confini.
Dell'agente dimissionario in questione non è conosciuto il suo nome, ma all'arrivo del villaggio viene identificato con un numero, il Numero 6. A capo del luogo c'è il Numero 2 che dirige le operazioni al villaggio/prigione e prende direttive solo ed unicamente dal Numero 1, il quale non appare mai.
L'intera serie è incentrata da una parte nei ripetuti tentativi di fuga del Numero 6, dall'altra di estorcere con ogni mezzo le motivazioni che hanno portato le dimissioni del Numero 6 dal proprio lavoro. La battaglia si sviluppa ad ogni puntata nella lotta tra il Numero 6 ed il Numero 2, o meglio sarebbe dire "i Numeri 2", giacché il ruolo di questo personaggio non è quasi mai ricoperto sempre dallo stesso attore. I numeri 2 anzi si alternano al comando, o perché sostituiti da un altro Numero 2, o dalla rinuncia a ricoprire tale ruolo, o semplicemente avvicendati per ragioni sconosciute. Il protagonista quindi interagisce sempre (ultimo episodio a parte) con i vari Numeri 2 che si alternano. Di conseguenza ogni duello è sempre con il Numero 2 e mai con il Numero 1, che rimane comunque uno degli obiettivi principali del prigioniero Numero 6: scoprire la sua identità.
Il villaggio stesso appare come una accogliente località turistica, ognuno è libero di passeggiare entro i propri confini liberamente. Tuttavia i confini sono costantemente sorvegliati dai Rover, giganteschi palloni volanti pronti a scattare e vanificare ogni tentativo di fuga. Malgrado l'atmosfera idilliaca, il luogo è tenuto sotto continua osservazione da un numero enorme di telecamere posizionate all'esterno ed all'interno degli stessi appartamenti. Un apparato di sorveglianza stretta e continua, degno del Grande Fratello orwelliano, mirata a carpire segreti e prevenire ogni tentativo di fuga.
La serie anomala e bizzarra che abbraccia al suo interno più generi, dalla fantascienza alla commedia nera, dal trhiller allo spionaggio. Non ha una vera e propria linearità tra un episodio e l'altro. Non sempre viene seguita la continuity, anzi a volte sembra non tenere conto di quanto successo nella puntata o nelle puntate precedenti: una delle tante anomalie di una serie così particolare come quella del Prigioniero.
Molte volte, anche troppo e spesso a sproposito, diversi film o serie tv vengono definite “di culto”. Tuttavia tale terminologia si addice alla perfezione per Il prigioniero, messo in onda a cavallo del 1967 e 1968, esperimento più unico che raro, figlio degli anni della sua produzione e messa in onda, ma dotata di un fascino difficile da descrivere, eppure suadente ancora oggi perché, nella sua essenza, mette in luce quell'eterna lotta tra un singolo individuo e un intero sistema dal volto rassicurante e cortese, quando in realtà è oppressivo quanto un meccanismo orwelliano.
La seconda metà dei Sixties erano anni dove il Vietnam era alle porte, la guerra fredda mieteva vittime più o meno silenziose, i fermenti sociali della società inglese erano rappresentati dalla Swinging London. Tutti elementi che Il prigioniero fa suoi nella sua bizzarra e paradossale rappresentazione, talmente atipica da essere persino avanti per l'epoca tanto da decretarne il suo sostanziale fallimento dopo la messa in onda.
Malgrado l'insuccesso iniziale, attraverso un percorso simile allo Star Trek originale, la successiva rivalutazione fu decretata proprio dalle repliche. La forza di determinate tematiche infatti è quella di essere sempre attuali, di non rimanere ai margini della discussione. Questo è uno dei motivi per cui Il prigioniero rimarrà per molti un'opera “di culto”.
Il cast
Patrick McGoohan (Numero 6): attore di origine americana ma britannico di adozione, è stato uno dei volti più noti degli anni '60 nel Regno Unito, grazie alla serie tv Danger Man (Gioco pericoloso, in italiano) di grandissimo successo all'epoca. Il Prigioniero è la pietra angolare della propria carriera. Oltre ad… Vedi tutto
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Patrick McGoohan
Number Six
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Angelo Muscat
The Butler
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Peter Swanwick
Supervisor
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Peter Madden
Undertaker in opening sequence
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George Markstein
Man Behind Desk in Title Sequence
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Fenella Fielding
Loudspeaker Announcer
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Guida agli episodi
Recensioni
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L'immagine di Patrick McGoohan che si scontra con la gigantesca bolla-guardiano che viene rilasciata per dare la caccia ai fuggitivi è una di quelle che un bambino non può dimenticare, ed infatti rappresenta ad oggi uno dei miei ricordi cinematografici più remoti (1974 in Italia) , nonché uno dei primi incubi che turbarono i miei sogni infantili. Con questa premessa… leggi tutto
Produzione e ricezione
Il prigioniero è una serie britannica che venne creata nel 1967 da Patrick McGoohan, che poi prese sulle sue spalle anche il ruolo attoriale principale. Lo stesso McLoohan scrisse e curò la regia anche di diversi episodi, pur se sotto pseudonimo. La serie, composta di una sola stagione di 17 episodi, combinava elementi di fantascienza con altri tratti più tipici dei film di spionaggio e con elementi drammatici.
Nonostante i vari problemi del tempo - in parte anche derivati da una pessima gestione degli episodi, che vennero trasmessi senza rispettare l'ordine corretto - la serie ha continuato negli anni ad esercitare un suo fascino speciale: ne è prova il fatto che ancora oggi spesso la serie compare nei sondaggi e nelle classifiche sui migliori programmi televisivi di fantascienza.
Le stagioni
Stagione 1
La prima stagione, composta di 17 episodi da 60 minuti ciascuno, fu trasmessa per la prima volta nel Regno Unito sulla rete ITV dal 1º ottobre 1967 al 4 febbraio 1968.
In Italia la serie è stata riproposta diverse volte, anche se spesso in forma incompleta: la prima volta nel 1974 quando Rai 2 trasmise cinque episodi; in seguito nuovamente su Rai 2, tra il dicembre del 1980 e il marzo del 1981 vennero trasmessi 16 episodi. Molto tempo dopo Italia 1 trasmise l'intera serie tra giugno e settembre del 2003.
Nel 2007 la serie è stata riproposta in versione DVD.
È da ricordare che gli episodi non furono realizzati né nell'ordine in cui vennero trasmessi, né in quello in cui erano stati ideati. Ciò avvenne perché la ITV iniziò a trasmettere la serie prima che fossero terminate le riprese di tutti gli episodi, pertanto in alcuni casi furono mandati in onda degli episodi semplicemente perché erano già stati girati, senza preoccuparsi dell'ordine previsto delle puntate.
Commenti (1) vedi tutti
Il thriller e la psichedelia inglese in una serie cult
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