Regia di Mario Mattòli vedi scheda film
Scritto dai fratelli Corbucci, Mario Guerra e Vittoriano Vighi, questo è l'ultimo film di Mattoli, ormai settantenne e con una trentacinquennale carriera alle spalle. Non c'è grande originalità in questa farsetta western a basso costo, che riprende nel titolo - e solo in quello - il recente successo di Sergio Leone. La storiella è molto approssimativa e regge tutta sulle spalle di un caratterista molto bravo, ma inadatto (o semplicemente impreparato) a mantenersi costantemente al centro della scena da solo (Buzzanca), motivo per il quale gli viene affiancato un altro caratterista di valore come Raimondo Vianello: ma gli interpreti sono piuttosto simili (come fisicità e come comicità) e la coppia non funziona più di tanto. Curiosamente, la stessa accoppiata era protagonista (alla pari, stavolta) nel coevo Ringo e Gringo contro tutti (non a caso di Bruno Corbucci), mentre Vianello negli anni immediatamente precedenti aveva già girato un paio di commedie in chiave western insieme a Walter Chiari (Gi eroi del west e I gemelli del Texas). Insomma, si parte già con un po' di stanchezza addosso e per di più il mercato dello spaghetti western comincia ad essere saturo, in tutte le sue varianti. Fra gli altri interpreti Pietro Tordi, Capannelle, Elio Pandolfi, Valeria Ciangottini e Luigi Pavese, anche quest'ultimo oramai a fine carriera. Prodotto da gustare nella sua semplicità, senza domandare troppo e sapendosi accontentare di qualche risata 'a denti stretti'. 3,5/10.
Far west. Il cassiere di banca Bill nota un ammanco di cento dollari: tragedia. Come risolvere? Chiede aiuto al cugino Frank, che non ha miglior idea se non quella di fare una rapina. Ma i due, come delinquenti, sono disastrosi e fanno figura magra...
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