La frustrazione e l'insicurezza di Vincenzo, laureato da sei anni e ancora disoccupato, ormai schiavo di un disfattismo sempre meno celato, permettono a un anziano coinquilino di insinuarsi nella sua vita con la proposta di un patto ferino: per trenta milioni il giovane dovrebbe togliere di mezzo la ricca e ingombrante moglie dell'anziano. Quando la donna viene effettivamente trovata morta Vincenzo è subito sospettato. Da un'idea un po' bislacca sviluppata senza grande ispirazione, un flm livido e amaro, che sa di alcuni gialli del cinema francese minore. Bravi i due protagonisti: Sordi, in uno dei pochi personaggi malvagi della sua terza età, è viscido e insinuante al punto giusto, e l'esordiente Ravello. Isabella Ferrari fu premiata alll Mostra di Venezia.
Ambienti, luci, sonoro, non all'altezza di una sceneggiatura interessante. La regia strappa la sufficienza. Ad ogni modo la storia rimane valida ed il film ti strappa più di qualche riflessione. Attori tutti bravi ma con tono quasi da sceneggiato. Voto 6.5 pieno.
Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nell’anno del Leone d’Oro alla carriera ad Alberto Sordi, è il penultimo film del grande mattatore e, per certi versi, una celebrazione del lato oscuro della sua maschera. Collegandosi idealmente alla dimensione nera che l’ha sempre abitato, benché in contesti brillanti come in Piccola posta o Il vedovo, e bagnando il… leggi tutto
Che tempi quando un film di Scola era un evento...E dire che "Romanzo di un giovane povero",con i suoi limiti e la sua vaga sconclusionatezza di fondo,è un'operazione interessante,un film con una vena amara e pessimistica non indifferenti,con un bel confronto d'attori.Sordi è alle prese con una delle sue caratterizzazioni piu'belle della sua terza eta'cinematografica,un vecchio gretto e un… leggi tutto
Un giovane laureato squattrinato e disilluso dalla vita incontra un uomo anziano e malvagio che gli offre dei soldi per ammazzargli la moglie...
E' un film girato nel pieno periodo di decadenza del grande regista Ettore Scola, che confeziona un drammone pesante e piuttosto fine a sé stesso. E' un peccato per gli attori, che sono davvero bravi... leggi tutto
Riprendendo le sfaccettature più amare della commedia all'italiana, Scola realizza un film dal sapore nostalgico e disilluso: aggiornata l'ambientazione alle tristezze contemporanee, con il precariato e la difficoltà a trovare un lavoro che imperversano sulle spalle del giovane protagonista, la vicenda si dipana in un tunnel di angoscia che sfocia con un omicidio. Ma il vero colpo…
Un giovane laureato squattrinato e disilluso dalla vita incontra un uomo anziano e malvagio che gli offre dei soldi per ammazzargli la moglie...
E' un film girato nel pieno periodo di decadenza del grande regista Ettore Scola, che confeziona un drammone pesante e piuttosto fine a sé stesso. E' un peccato per gli attori, che sono davvero bravi...
E' un film amaro, pur essendo datato purtroppo è ancora attuale per quanto riguarda la situazione lavorativa giovanile ancor più frustrante per chi ha studiato tanto. Un Alberto Sordi in una recitazione non alla sua altezza. Per quanto riguarda Isabella Ferrari i suoi dialoghi sono assolutamente incomprensibili, sarebbe stato il caso di doppiarla. Il giovane…
Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nell’anno del Leone d’Oro alla carriera ad Alberto Sordi, è il penultimo film del grande mattatore e, per certi versi, una celebrazione del lato oscuro della sua maschera. Collegandosi idealmente alla dimensione nera che l’ha sempre abitato, benché in contesti brillanti come in Piccola posta o Il vedovo, e bagnando il…
Vincenzo Persico (Ravello) ha trent'anni, una laurea con 110 e lode e nemmeno una lira nel portafogli. Vive in un quartiere popolare romano con la madre vedova, si arrabatta dando ripetizioni private ma arriva a stento alla fine del mese. Un bel giorno un anziano condomino, il signor Bartoloni (Sordi), gli propone, dopo una bevuta al bar, di uccidere la moglie tiranna e inferma. Alla morte della…
Nel contesto finale non rimane che optare per un giudizio negativo,anche al netto di una buona interpretazione di Sordi in una parte laida e untuosa,ma alcune cose non convincono come il ritmo lento ,la Ferrari poco utilizzata e il presunto omicida troppo rinunciatario....sembra quasi un pesce lesso.Scola minore.
Mi chiedo se in questo sito siamo veri cinefili oppure ci diamo una patina di intenditori di cinema solamente per il gusto di leggerci e di vedere se verremo commentati o meno; il narcisismo letterario può…
Sono appena stati assegnati i David di Donatello 2011."La nostra vita" conquista 2 statuette per regia e attore (già premiato a Cannes 2010). Attrice… segue
Una taglist dolente, che parla di disoccupazione, di lavoro che non c'è, di precariato. Temi duri, difficili, che di recente hanno attraversato il cinema italiano trasversalmente ai generi: dal documentario sino alla…
Il giallo sulla morte di quella che un tempo era la bellissima Karline Ananas fa solo da sfondo a questo film,forse non dei migliori di Scola,ma comunque molto bello e doloroso.La vera storia del film è la storia di un giovane,depresso,privo di qualsiasi aspirazione,senza nessun input,disinteressato a (quasi) tutto,uno che ha perso le speranze troppo presto.Molto molto bene il cast…
Gli ingredienti per un buon film ci sarebbero tutti: Scola (che purtroppo perde qualche colpo), un buon esordiente come Ravello, Sordi a spalleggiarlo (ma senza convincere più di tanto) ed una storia in definitiva non male. Invece qualche luogo comune di troppo rovina l'atmosfera e l'impatto del Romanzo, che non perde comunque l'occasione per lanciare, più che una critica, un'amara…
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Commenti (4) vedi tutti
Ambienti, luci, sonoro, non all'altezza di una sceneggiatura interessante. La regia strappa la sufficienza. Ad ogni modo la storia rimane valida ed il film ti strappa più di qualche riflessione. Attori tutti bravi ma con tono quasi da sceneggiato. Voto 6.5 pieno.
commento di ivanobluFilm sottovalutato. Grande opera di Scola
commento di Andre1911Nonostante un Sordi in vena, il film non lascia il segno.
leggi la recensione completa di Carlo Ceruti